Morto in sala operatoria a Cattinara, sei indagati

Avvisi di garanzia ai componenti dell’équipe che stava intervenendo sul paziente (poi deceduto) per l’applicazione del by-pass
Medici al lavoro in una sala operatoria (Foto d'archivio)
Medici al lavoro in una sala operatoria (Foto d'archivio)

Sei indagati per la morte improvvisa di un paziente nella sala operatoria della Cardiochirurgia dell’ospedale di Cattinara. Il pm Matteo Tripani, il magistrato titolare delle indagini, ha notificato ieri sei avvisi di garanzia ad altrettanti componenti dell’équipe: i cardiochirurghi, i tecnici e gli infermieri che lunedì 18 agosto erano presenti in sala operatoria. Il team aveva appena avviato le fasi preliminari a un intervento per l’applicazione di un by-pass aorto coronarico su un uomo di 50 anni che soffriva di importanti patologie cardiache.

Gli avvisi - è bene chiarirlo - sono atti dovuti in quanto il pm Tripani disporrà nei prossimi giorni l’autopsia sul cadavere dell’uomo morto appunto in circostanze al momento tutte da definire. L'informazione di garanzia servirà in sostanza per dare agli indagati la possibilità di nominare dei propri consulenti in occasione degli accertamenti sul tavolo del medico legale.

L’intervento, da attuare in anestesia totale, prevedeva l'attivazione della macchina cuore-polmoni così da consentire di operare direttamente sul cuore fermato del paziente. All'improvviso si sarebbe verificato un problema tecnico relativo alla connessione delle cannule di collegamento del dispositivo al sistema circolatorio del paziente. Così la macchina ha smesso di funzionare e il sistema di ossigenazione si è di fatto interrotto: è successo proprio mentre i chirurghi stavano iniziando a incidere il torace per poi intervenire sul cuore - che precedentemente appunto era stato fermato - e inserire il by-pass aorto-coronarico. L’intervento non ha potuto pertanto essere effettuato per complicanze gravi insorte nella fase preliminare di connessione alla circolazione extracorporea. A causa di queste complicanze il cuore, già molto sofferente, non ha retto e non ha consentito ai cardiochirurghi di procedere all’intervento di by-pass. L’anossia in pochi minuti si è rivelata fatale.

È stata una morte incredibile, se si pensa che erano stati adottati tutti gli standard operativi di sicurezza com’è consuetudine a Cattinara.

Morto in sala operatoria, la Procura indaga

Per ora si possono avanzare solo ipotesi: un improvviso guasto dell'apparecchiatura o di qualche suo componente; o un errore di manovra da parte di un componente l'équipe operatoria. «Abbiamo effettuato un’indagine interna chiedendo a ognuno dei presenti la ricostruzione dei fatti», ha spiegato Luca Giovanni Mascaretti, direttore sanitario dell'Azienda ospedaliero universitaria, aggiungendo che anche la macchina cuore polmoni era stata sottoposta ai consueti test di verifica da parte degli esperti della struttura di ingegneria clinica.

L'inchiesta del pm Tripani è stata attivata dopo la segnalazione dell'accaduto da parte della direzione sanitaria dell'Azienda ospedaliera. Nessuna denuncia è stata sporta dai familiari con i quali i chirurghi hanno avuto lunghi e ripetuti colloqui dopo il decesso avvenuto in sala operatoria. La macchina al centro delle indagini è un apparecchio elettromedicale utilizzato soprattutto in cardiochirurgia. Consiste in un dispositivo che garantisce la sopravvivenza dei pazienti chirurgici sostituendo temporaneamente le funzioni cardio-polmonari.

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