Morto d’infarto a 51 anni il proprietario del Bowling

DUINO AURISINA. Duino sotto choc: è morto ieri all'alba, stroncato da un malore fulminante, Marco Veronese, titolare del Bowling. Aveva da poco compiuto 51 anni. In paese la notizia è rimbalzata di casa in casa, arrivando anche in municipio, dove in mattinata si teneva la Commissione trasparenza. Ampio il cordoglio espresso non solo tra residenti e commercianti, ma anche dal mondo politico che si è stretto attorno al lutto dei familiari: addolorato l'ex sindaco Giorgio Ret e affranti i consiglieri Silvia Iurman, nella cui lista civica Veronese si era candidato alle ultime amministrative, e Massimo Romita, che conosceva molto bene il gestore della storica pizzeria sulla Sr 14, da oltre 40 anni punto di riferimento per giovani e famiglie che vogliono passare qualche ora di spensieratezza e sano divertimento. L'imprenditore 51enne ieri è stato colto dal malore fatale nella propria abitazione, poco dopo il risveglio: non ha avuto il tempo neppure di chiedere aiuto e a nulla, purtroppo, sono valsi i tentativi di rianimazione della sua compagna prima e del personale del “118”, giunto sul posto, poi. Per l'uomo, insomma, non c'è stato scampo e ai sanitari non è rimasto altro che constatare il decesso. Oltre alla convivente Katia, Marco Veronese lascia la figlia ventenne Elisa, i fratelli Gabriella e Roberto e l'anziano padre Adalberto, fondatore nel 1973, assieme alla compianta moglie Ingeborg, spirata un anno fa, del Bowling. «Ha dedicato la sua vita al lavoro – ricorda con affetto la sorella Gabriella, che con Marco gestiva il locale – e si è sempre prodigato per gli altri. Per la famiglia, poi, si spaccava in quattro. Mai a nessuno negava la disponibilità di una sala per qualche torneo o riunione, anzi la concedeva gratuitamente, per il piacere di dare una mano».
«Mi mancherà tantissimo e non so come farò senza di lui – conclude – ma non posso abbandonare tutto». Nei prossimi giorni la famiglia renderà noto la data dei funerali. «Tre generazioni di cittadini hanno frequentato il Bowling – commenta il pidiellino Romita – e Marco ha sacrificato un'esistenza a rendere accogliente il locale: solo cinque anni fa aveva raddoppiato le piste e ampliato il ristorante, aggiungendo anche la piscina. L’avevo visto qualche giorno fa e mi aveva detto di voler accogliere in pizzeria i contenitori degli occhiali per la raccolta a favore dei bisognosi: aneddoto che la dice lunga sulla sua bontà e generosità d'animo». «Avercene di persone come Marco – afferma Ret -, che investono sul territorio! E invece purtroppo se ne vanno via così, improvvisamente, lasciandoci nello sconforto». «Sono senza parole, aveva tutta la mia stima: un grande, grandissimo lavoratore» conclude Iurman.
Tiziana Carpinelli
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