Morto a 86 anni l'industriale Andrea Pittini

Ex presidente di Condindustria, fondò il gruppo omonimo che per un periodo guidò la Ferriera. Il cordoglio istituzionale di Serracchiani e Iacop
Andrea Pittini
Andrea Pittini

UDINE. Si è spento all'età di 86 anni (li avrebbe compiuti a novembre) l'industriale Andrea Pittini, ex presidente regionale di Confindustria, fondatore e presidente onorario del Gruppo omonimo di Osoppo che guidò la Ferriera a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta.  

Classe 1930, Pittini iniziò prima a commerciare materiali ferrosi, poi passa alla trafilatura per ottenere tondini e fili metallici, finalmente a metà anni '50 ottiene la licenza per produrre traliccio elettrosaldato. Negli anni '70 quella che era la Metallurgica Pittini diventa Ferriere Nord e ammoderna la propria dotazione tecnica con la collaborazione della Danieli e dell'Asea.

Il terremoto del 1976 causa vittime e danni ingenti alle strutture. Ma lo stabilimento rinasce con radicali miglioramenti all'impiantistica e ai sistemi produttivi, il gruppo progressivamente si amplia con nuove acquisizioni.

Pittini, oltre che nell'attività imprenditoriale da lui fondata, ha svolto numerosi incarichi associativi: è stato presidente dell'Associazione industriali di Udine, presidente dell'Associazione degli industriali siderurgici italiani, membro del comitato consultivo della Ceca. 

Andrea Pittini era nato a Gemona nel 1930, terra alla quale è sempre rimasto legatissimo e che grazie alle sue iniziative industriali, in particolare nel tremendo dopo terremoto, ha ricevuto posti di lavoro e benessere, come è precisato in una scheda pubblicata dalla Confindustria Fvg sul proprio sito. Pittini ha cominciato l'attività già dopo la seconda guerra mondiale nel settore delle demolizioni e del recupero di materiali ferrosi poi allargato alla trafilatura con la produzione del traliccio elettrosaldato. Il suo massimo impegno fu espresso nel dopo-sisma per rimediare a rilevantissimi problemi e per non fermare un processo di industrializzazione messo gravemente in crisi dai danni causati nelle aziende.

Pittini, quale riconoscimento dei meriti imprenditoriali, ha ricevuto nel 1979 l'onorificenza di cavaliere del lavoro. Nella Associazione Industriali ha affiancato Gianni Cogolo come vice presidente e nel febbraio 1984 gli è succeduto alla presidenza. Ha spinto soprattutto l'Associazione all'espansione dell'export dei prodotti friulani, impegnandosi in una strenua difesa delle aziende sane che hanno attraversato periodi di crisi.

«Profondo cordoglio» per la morte di Andrea Pittini è stato espresso dalla governatrice del Fvg Debora Serracchiani. «Se ne va un gigante dell'imprenditoria friulana, un simbolo di laboriosità, creatività industriale e tenacia e una figura che ha contribuito in maniera irreversibile al progresso economico» del Fvg.

Il gruppo di Pittini ha nelle Ferriere Nord di Rivoli di Osoppo il cuore, «quella stessa area di Rivoli - ha ricordato Serracchiani - che Pittini, con altri storici imprenditori, trasformò, grazie a una intuizione e a tanto coraggio, nella piazzaforte industriale del Friuli. La storia di Pittini, di come seppe fabbricare dal nulla, in tempi difficili, una grande storia d'impresa, posti di lavoro per tante famiglie, è un esempio per tutti coloro che credono nel presente e nel futuro» del Fvg.

«Ci mancheranno - ha detto la presidente - la sua lucidità, la schiettezza, il tratto di rispetto» verso «tutti i lavoratori che si nascondeva sotto la ruvidezza di un uomo fiero della sua indipendenza e che hanno fatto del cavalier Pittini un condottiero di successo fuori dal comune».

«Il Friuli perde uno dei suoi ultimi, grandi capitani d'industria, uomo di grandissimo spessore, con idee ben chiare, capace di prendere decisioni difficili perché sapeva guardare avanti». È il ricordo del cavalier Andrea Pittini da parte del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop. «Di Pittini - aggiunge Iacop - mi piace però ricordare la sensibilità e il rispetto che ha sempre avuto per i suoi dipendenti, che oggi sono un migliaio, 500 dei quali lavorano alle Ferriere Nord. Forse anche per questo suo modo di porsi franco, schietto, onesto, Pittini ha sempre avuto il rispetto di tutti, in Confindustria come dalla politica, fino ai dipendenti. Alla moglie e ai due figli vadano il cordoglio mio personale e dell'intero Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia».

Tratteggiando la figura dell'industriale, Iacop ha parlato di un uomo animato da «una caparbietà e una volontà inesauribili», tali che fecero sì che dalle macerie dopo il terremoto, l'azienda trovasse nuovo slancio, prima rimettendo in sesto ciò che ancora poteva funzionare, subito dopo costruendo altri impianti, più moderni e, infine, anche grazie a nuove acquisizioni, proseguire un processo di crescita e di innovazione che è ancora oggi la caratteristica del Gruppo.

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