Morti sul Lussari, ok del pm al ritorno delle salme dei triestini
TRIESTE Il pm della Procura di Udine Claudia Danelon ha concesso il nulla osta per il trasferimento a Trieste dei corpi del quarantunenne Massimo Grassi e della trentacinquenne Jennifer Bubic, deceduti nel tragico incidente sul Lussari della scorsa settimana. La decisione, come già ventilato nei giorni scorsi, è stata assunta ieri. Le salme sono a disposizione delle rispettive famiglie.
La vicenda, che ha tenuto con il fiato sospeso la città, non ha dunque contraccolpi giudiziari o altri possibili risvolti. Senza un’autopsia ordinata dalla magistratura, non si potrà però stabilire con esattezza la causa del decesso della coppia di triestini.
Ma come emerso durante le operazioni di recupero dei corpi, con molta probabilità Massimo e Jennifer hanno perso la vita mentre precipitavano dal crepaccio nel quale erano scivolati. Si stima, infatti, che il quarantunenne e la trentacinquenne siano ruzzolati per non meno di duecento metri. O forse addirittura di più. La zona è impervia e le temperature, di notte, arrivano anche a -10.
I due triestini sono caduti mentre percorrevano la strada del ritorno. Hanno imboccato la traccia “nera” che da Sella Prasnig, a quota 1.491 metri, porta verso la Malga Lussari. A un certo punto hanno deviato calandosi lungo il canale del Rio Prasnig. Avevano le ciaspole a piedi. Si presume che siano scivolati nel dirupo a causa del ghiaccio sul terreno.
I due corpi, ormai congelati, sono stati rinvenuti dopo tre giorni di ricerche nel canale che scende da Sella Prasnig verso la Valle di Riofreddo. Vale a dire a 1.125 metri di quota. Erano riversi in una pozza d’acqua.
I soccorritori erano riusciti a circoscrivere l’area delle perlustrazioni grazie ai due cagnolini che accompagnavano la coppia nella gita. Le due bestiole si aggiravano di continuo in un punto non troppo distante dal quale Massimo e Jennifer erano caduti. Cercavano i loro padroni. —
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