Morti nell’agriturismo Spunta l’ipotesi delle esalazioni di gas

Attenzione puntata sull’impianto di riscaldamento. Pista dell’overdose, gli amici della coppia: «Non erano due drogati»

POLA. Si è aperta una nuova pista di indagini sulla morte di Patrik Blasko, 27 anni, di Parenzo, e della sua fidanzata Lara Nikolic, 22 anni, della vicina località di Varvari. I due sono stati trovati morti domenica mattina in una stanza dell’agriturismo Milena a Mondellebotte, vicino a Visignano, dove la sera precedente avevano partecipato a una festa di matrimonio. L’attenzione ora si appunta sull'impianto di riscaldamento centrale a gas, forse difettoso: i due giovani sarebbero stati uccisi nel sonno da un'esalazione di monossido di carbonio proveniente dalla caldaia. Si spiegano così i rilevamenti sull'impianto effettuati da tecnici specializzati fatti arrivare dalla procura. Intanto la polizia ha diffuso una nota precisando che qualche elemento in più sulle cause della tragedia verrà fornito dall'esame tossicologico eseguito sulle due salme (ci vorranno due-tre settimane) e dalla perizia tecnica dell'impianto di riscaldamento.

Secondo fonti ufficiose, nella stanza della morte non ci sono apparecchi a gas. Il monossido si sarebbe potuto infiltrare solo attraverso qualche screpolatura nel muro o nella parete a contatto con la canna fumaria difettosa. Una possibilità che qualcuno definisce alquanto improbabile, considerate le severe regole vigenti in Croazia sul funzionamento degli impianti a gas. L'altra pista - l’overdose di sostanze stupefacenti - sta portando a considerazioni contrastanti. Chi conosceva Patrik e Lara afferma che i due erano lontani dal mondo della droga. Secondo altre voci invece il doppio decesso potrebbe essere messo in relazione con gli ultimissimi tipi di droghe sintetiche apparse in Istria.

La relazione fra i due era nata due anni fa, Patrik di recente stava cercando un appartamento per loro. Entambi lavoravano nella catena croata di negozi Mlinar, lei come commessa al bancone della rivendita a Parenzo e lui come fornaio nel panificio in zona industriale. Collega di Patrik era Zoran Stupar, di cui Patrik stesso era stato testimone di matrimonio la sera prima della morte. Nonostante la tragedia, i due sposi sono saliti sull'aereo in viaggio di nozze, già prenotato e pagato. La ventina di invitati alla festa all’agriturismo,alle domande dei giornalisti si sono trincerati dietro il no comment, evidentemente imposto da polizia e procura. (p.r.)

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