Morte d’amianto, primo caso all’ex Detroit di Ronchi

L’uomo, Luigi Marusig, residente a Monfalcone, il 7 marzo del 2015 era deceduto a causa di un mesotelioma pleurico.
Febbraio 2015, lo smantellamento dell’insegna Detroit dopo la chiusura dello stabilimento di Ronchi Foto Bonaventura
Febbraio 2015, lo smantellamento dell’insegna Detroit dopo la chiusura dello stabilimento di Ronchi Foto Bonaventura

MONFALCONE Aveva lavorato per sedici anni alla Detroit di Ronchi dei Legionari. L’uomo, Luigi Marusig, residente a Monfalcone, il 7 marzo del 2015 era deceduto a causa di un mesotelioma pleurico. Aveva 74 anni. Un caso dunque di morte legata all’esposizione all’amianto, la patologia accusata dalla vittima è peraltro indicatore per antonomasia in ordine al diretto collegamento clinico alla fibra minerale, una malattia cancerogena caratterizzata da un’incubazione particolarmente lunga. Sulla vicenda si è aperto il processo per omicidio colposo. Chiamato a rispondere per questa ipotesi di reato è Luigi Ceschelli, che all’epoca dei fatti ricopriva il ruolo di consigliere delegato della Detroit e sovrintendeva in particolare l’attività dello stabilimento di Ronchi dei Legionari. A difenderlo è l’avvocato Francesco Burighel, del Foro di Treviso.

Nel procedimento i familiari, la moglie e la figlia, si sono costituiti parte civile, a sostenere le congiunte è l’avvocato Ottavio Romano. La pubblica accusa è rappresentata dal pm Valentina Bossi.

Nel corso dell’ultima udienza, martedì, al Tribunale di Gorizia, davanti al giudice monocratico Concetta Bonasia, è emerso un significativo aspetto: è stata individuata la responsabile civile, ossia De Rigo Refrigeration Srl, con sede amministrativa a Sedico, in provincia di Belluno. Società per la quale il giudice l’altro ieri ne ha disposto la citazione a giudizio fissando la prossima udienza per il 27 aprile.

A richiedere la chiamata della responsabile civile è stato l’avvocato Romano, al quale ora spetterà la relativa notifica alla società. Un passaggio importante l’aver identificato la società, in relazione alle norme sulla sicurezza del lavoro vigenti all’epoca.

Non era un’individuazione semplice, né scontata, considerata la scomparsa della Detroit Refrigeration Spa. È stata una visura camerale a permettere di rintracciare il riferimento della De Rigo Refrigeration Srl, azienda tuttora operante, non più nello stabilimento di Ronchi dei Legionari, ma nella sua sede nella provincia di Belluno. Dalla visura camerale risulta infatti la fusione per incorporazione tra le due società, sancita il 31 dicembre 2004. Il legale di parte civile, all’esito della sua ricerca, ha pertanto provveduto al deposito della visura, acquisita nel procedimento in corso, con la richiesta della citazione a giudizio della De Rigo Refrigeration Srl. E martedì il giudice monocratico Bonasia ha sciolto la riserva accogliendo l’istanza. Per la prossima udienza quindi la società sarà chiamata a giudizio, attraverso il proprio legale, al quale spetterà la formulazione di eventuali eccezioni o opposizioni davanti al giudice. Opposizioni che invece non sono emerse fino all’altro ieri, né riguardo alla costituzione di parte civile, né alla richiesta di citazione della responsabile civile. Il legale difensore, avvocato Burighel, infatti, si è rimesso alle decisioni del giudice.

Marusig aveva lavorato alla Detroit Refrigeration dal 1974 al 1990, prima in qualità di manutentore e successivamente aveva assunto il ruolo di capo officina.

L’utilizzo dell’eternit in tutte le sue forme era stato bandito definitivamente in Italia con la legge 257 del 1992.

Per l’uomo l’esposizione alla fibra minerale gli è stata fatale sviluppando proprio il mesotelioma pleurico, il “male d’amianto” che non perdona. A far fede l’esito dell’autopsia, acquisita a processo, nonché gli accertamenti sanitari dovuti, il tutto consentendo in sede di indagini preliminari la connessione, attraverso il nesso di causalità, tra il mesotelioma e la Detroit. L’Inail ha riconosciuto la malattia professionale.

Durante la prossima udienza è prevista la presentazione delle prove e delle liste dei testimoni delle parti, ai fini dell’ammissione a fronte della quale il giudice potrà dichiarare aperto il dibattimento.—


 

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