Morta nel parcheggio del supermercato a Domio: l’auto ha travolto Anna frontalmente

Carmasin falciata da un uomo di 83 anni. Lo sfogo della cognata: «Dopo una certa età non si guida»

Maria Elena Pattaro
Il parcheggio del Conad di via Morpurgo, a Domio, teatro dell’incidente (Lasorte)
Il parcheggio del Conad di via Morpurgo, a Domio, teatro dell’incidente (Lasorte)

Nessuna svista in retromarcia, come verrebbe spontaneo immaginare. Anna Carmasin è stata colpita frontalmente e ferita a morte mentre andava a fare la spesa, probabilmente per la mamma malata di Alzheimer. L’auto che mercoledì mattina l’ha falciata nel parcheggio del supermercato Conad di via Morpurgo, a Domio, non si stava sfilando da uno stallo in retro. La Smart, guidata da un 83enne, avrebbe centrato con la donna con la parte anteriore, facendole sbattere la testa sull’asfalto.

Ricoverata in condizioni disperate, l’ex maestra di asilo è morta a Cattinara il pomeriggio stesso per il gravissimo trauma cranico. Colpita a morte in un fazzoletto d’asfalto in cui ci si aspetta la massima attenzione da parte degli utenti. E in cui invece la fretta e la distrazione rischiano di risultare fatali. Un episodio simile era successo anche quattro giorni prima nel parcheggio dell’Eurospin di via dell’Economo, dove il pedone investito se l’era cavata con ferite lievi.

Trieste, investito nel parcheggio del supermercato

L’esatta dinamica del mortale è ancora al vaglio della Polizia locale. Ma una cosa è certa: l’investitore non aveva ingranato la retro per sfilarsi da uno stallo. L’uomo stava circolando nello spiazzo del Conad di via Morpurgo, nel rione di Domio. Come ha fatto a non accorgersi della donna, che nel frattempo si era incamminata verso l’ingresso del market? Una distrazione legata magari alla fretta di cercare un posto o di raggiungere l’uscita del parcheggio? Un angolo cieco? È quello che gli agenti stanno cercando di capire.

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Purtroppo il parcheggio è sprovvisto di telecamere. Gli inquirenti dovranno fare affidamento sulle testimonianze dei presenti e sulla perizia cinematica che quasi sicuramente verrà chiesta dal pm. L’83enne è risultato negativo all’alcoltest e in regola con la patente. Nelle prossime ore la Procura aprirà un fascicolo per omicidio stradale e sul registro degli indagati verrà iscritto, quasi sicuramente, il nome dell’investitore, come da prassi. La Smart è finita sotto sequestro e la salma della vittima è a disposizione del magistrato, che deciderà quali accertamenti disporre. Le indagini faranno il loro corso.

Intanto per i familiari di Anna questo è il tempo del dolore e della rabbia. «Come si fa a morire così, nel parcheggio di un supermercato?» si chiede angosciata la cognata Sonia Zlobec, da dietro il bancone dell’edicola-tabaccheria di largo Pestazzi, a Roiano. «Attendiamo l’esito delle indagini, ma la tragedia che ci ha colpiti mi spinge ancora di più a credere che dopo una certa età la patente non vada più rinnovata – afferma la donna –. È innegabile che i riflessi di una persona ultraottantenne sono più lenti e questo comporta rischi maggiori per strada».

I dati

Una questione controversa e sentita, a maggior ragione in una delle città più vecchie d’Italia. A Trieste, stando ai dati Istat relativi all’anno scorso, gli over 80 sono oltre 20.600, cioè il 10% della popolazione complessiva, che sfiora i 199 mila abitanti. In pratica una persona su dieci ha più di 80 anni. Non tutti guidano, anche perché dagli 80 in su le regole per il rinnovo della patente si sono fatte più stringenti. Ma il tema c’è.

I parenti di Anna ora chiedono chiarezza: «Vogliamo capire cosa è successo esattamente» ribadisce Sonia, che ieri mattina serviva i clienti ricacciando indietro le lacrime, mentre il marito Franco e la figlia Monica erano a casa di Anna, per accertarsi delle condizioni dei suoi animali. Loro due hanno perso rispettivamente una sorella e una zia. «Ci eravamo sentite verso le 11.30, poco prima della disgrazia – prosegue Sonia –. Volevo darle una buona notizia: avevamo finalmente trovato una badante disposta ad assistere la madre Celestina. Era soprattutto Anna, ultimamente a prendersene cura perché abitava vicino a lei. Quando ci siamo sentite andava tutto bene. Anna andava spesso lì a fare la spesa, soprattutto se le mancava qualcosa per preparare da mangiare alla madre. Poi è arrivata la notizia dell’incidente».

L’impatto è avvenuto poco prima di mezzogiorno. La 69enne, stando alle ricostruzioni, aveva parcheggiato la sua auto e si era incamminata verso l’ingresso del market quando è stata centrata in pieno. I soccorritori l’hanno intubata e stabilizzata sul posto. Poi la corsa a sirene spiegate verso Cattinara, dove è entrata in coma. I medici avevano detto subito che le speranze erano quasi nulle. «Siamo rimasti al suo capezzale finché sui monitor i parametri vitali si sono appiattiti. È terribile» conclude la cognata.

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