Morì travolto dai pannelli I titolari patteggiano

di Claudio Ernè
Tre mesi di carcere convertiti nella pena pecuniaria di 22.500 euro.
È questa la pena applicata ieri a ciascuno dei titolari della ditta “Zanutta” di via Carnaro, dove poco più di un anno fa un artigiano sloveno residente a Capodistria, Vlado Sturman, 45 anni, aveva perso la vita, travolto da una catasta malferma di pannelli di legno. Avrebbero dovuto essere legati gli uni agli altri con una robusta corda ma i carabinieri intervenuti sul posto non ne avevano trovato traccia.
Vincenzo Zanutta e Walter Olenik erano accusati di omicidio colposo. I 45 mila euro che dovranno essere versati quando il patteggiamento passerà in giudicato finiranno nelle esauste casse dello Stato. L’avvocato Mara Del Bianco, difensore dei due imprenditori, non ha chiesto ieri per i propri clienti al giudice Enzo Truncellito il beneficio della condizionale che avrebbe sospeso il pagamento. Così l’ingente somma di denaro verrà effettivamente versata, lasciando intatto il beneficio per i due imprenditori.
«Ero nel magazzino quando ho sentito chiamare aiuto. Sono corso per vedere cos’era accaduto. Pioveva a dirotto. Mi sono avvicinato alla catasta e ho visto quell’uomo a terra sotto una decina di pannelli», ha raccontato il magazziniere Roberto Crismancich. Pochi minuti più tardi, erano ormai le 18, nel deposito di via Carnaro sono arrivati i militari dell’Arma, gli uomini del 118, due ambulanze e l’auto medica. Lo stesso magazziniere ha sollevato con mille precauzioni, usando un “muletto”, i pannelli che imprigionavano il cliente. Ognuno pesava più di 20 chili. Ma Vlado Sturman era già morto, colpito alla testa, come avrebbe poi accertato il medico legale Fulvio Costantinides incaricato dal pm Fedrico Frezza di effettuare l’autopsia. Gravissime anche le lesioni interne.
Vlado Sturman era entrato nel deposito di materiali edili in compagnia di un amico. Prima aveva ordinato alcuni pannelli di cartongesso e li aveva caricati su pianale del furgone. Poi i due erano ritornati sui loro passi e si erano avvicinati alla catasta di pannelli di legno con l’intuizione di prelevarne alcuni. Cosa sia accaduto in quel momento, l’indagine non è riuscita a chiarire. Perché i due amici non hanno chiesto l’assistenza dei magazzinieri? O forse vi avevano rinunciato perché il magazzino stava per chiudere i battenti?
Certo è che il loro modo di agire appare stonato rispetto alla prima fase dell’acquisto, quella dei pannelli di cartongesso. Va aggiunto che l’amico dell’artigiano ucciso dal crollo ha subito leggere ferite, medicate all’ospedale di Cattinara. Anche le compagnie assicurative sono entrate in scena risarcendo i familiari di Vlado Sturman che ieri non si sono costituiti in giudizio.
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