Morbillo-killer in Romania: allerta dell’Ue

Diciassette morti e 3.400 contagi dallo scorso settembre. L’Agenzia europea: rischio diffusione in altri Paesi. Bucarest si appella ai genitori perché facciano vaccinare i bimbi: "Copertura scesa all'80%"

BELGRADO Il numero di contagiati e di vittime in aumento. I timori che l'epidemia si diffonda nei Paesi vicini e oltre. E su tutto il sospetto che a contribuire al problema siano state "campagne" anti-vaccinazione sempre più aggressive. È lo scenario di questi giorni - o meglio, di questi mesi - in Romania, nazione Ue afflitta da una epidemia di morbillo che sta interessando in particolare le zone occidentali del Paese. Epidemia che, diffusasi con più virulenza dal settembre 2016, ha colpito finora «3.446 persone, con 17 decessi registrati», ha annunciato l’altro ieri il ministro della Salute romeno, Florian Bodog.

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Bodog ha aggiunto che la maggior parte delle vittime «sono bambini non vaccinati» fra gli 1 e i 4 anni, e ha ribadito che il vaccino «è l'unico modo per prevenire la malattia». Nel 2015 i casi di morbillo in Romania erano stati solo sette. L’appello di Bodog non è stato lanciato a caso. Come ha precisato il ministro, «la copertura» per il vaccino Mpr (morbillo, parotite, rosolia) è oggi solo «dell'80% per la prima dose, contro il 90-95% in Europa».

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Genitori, «vaccinate» i vostri figli, l'appello di Bucarest, se non lo avete ancora fatto al nono mese di vita, come ora raccomandato dalle autorità. Autorità che stanno lavorando a un disegno di legge per rendere obbligatori alcuni vaccini, tra cui quello contro il morbillo, ha annunciato ieri Radio Romania International. In Romania la situazione è difficile e il rischio che l'epidemia si estenda a Paesi limitrofi e oltre è «alto», soprattutto in nazioni Ue dove i tassi di vaccinazione sono bassi: lo ha confermato nei giorni scorsi il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc). Una fra queste, l'Italia, dove la copertura nazionale per la prima dose dell'Mpr era all'85% nel 2015, percentuale quasi identica a quella romena, secondo l'Ecdc. Ecdc che ha sottolineato come, per tenere sotto controllo la malattia «il 95% o più della popolazione» deve essere coperto dal vaccino. Il problema morbillo non è circoscritto alla Romania.

 

Nei giorni scorsi, anche in Ungheria sono stati registrati una trentina di casi. A Mako, cittadina magiara a un tiro di schioppo dalla frontiera romena, l’ospedale locale è stato messo in quarantena giovedì dopo che una decina di componenti il personale medico erano stati contagiati. «Avevamo un paziente romeno al pronto soccorso», ha suggerito uno dei manager del nosocomio, Kallai Arpad. Ungheria dove la copertura vaccinale obbligatoria è però al 98% circa e dunque non ci sarebbero rischi di epidemia, ha assicurato il numero uno del Centro epidemiologico nazionale, Beatrix Oroszi. Preoccupazione anche in Slovacchia perché «è chiaro che il virus sta circolando» non lontano dai confini nazionali e bisogna considerare che «il livello di copertura vaccinale nazionale negli anni passati è sceso dal 99 al 95%», ha avvertito Jan Mikas, un alto funzionario di Bratislava.

Percentuali di copertura in ogni caso assai superiori a quelle della Romania, dove i media locali e anche qualche organo di informazione internazionale, come La Vanguardia, hanno denunciato il nefasto influsso di "crociati" anti vaccini sull'epidemia in corso.

 

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A sinistra, una bimba mentre gioca. A destra, una seduta del consiglio comunale

Nel mirino, alcune organizzazioni ultrareligiose e Olivia Steer, volto noto sulla Tv romena e su Facebook, sostenitrice della nocività dei vaccini che contengono «mercurio» e provocano «l'autismo». Campagne che vanno avanti da tempo e si inseriscono in un'epoca di caduta di «fiducia nei vaccini», si legge in un documento dell'Istituto di Sanità romeno. Campagne che già l'anno scorso avevano spinto il ministero della Sanità di Bucarest a intervenire contro genitori che non vaccinano, ascoltando la campana dei complottisti. Le «condanniamo», sono «irresponsabili» e si sono tradotte «in un aumento drammatico dei casi di morbillo», ha scritto il ministero. E di morti fra bambini incolpevoli. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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