Monte Grisa celebra Fatima tra rituali e bimbi-pastorelli

Sabato 13 maggio al santuario giornata solenne per i cent’anni dell’apparizione Il momento più sentito sarà la processione serale con candele e vestiti d’epoca
Di Ugo Salvini
Silvano Trieste 22/05/2016 Montegrisa il rito e la benedizione
Silvano Trieste 22/05/2016 Montegrisa il rito e la benedizione

TRIESTE. Funzioni, processioni con le candele, bambini in costume, momenti di meditazione e preghiera. Il santuario di Monte Grisa, da tempo dedicato al culto della Madonna di Fatima - «di cui siamo la massima appendice spirituale in Italia», come sottolinea il rettore della chiesa, padre Luigi Moro - si prepara a vivere con grande intensità un anniversario di grande significato, ovvero i cent’anni dall’apparizione mariana, avvenuta in Portogallo, esattamente il 13 maggio del 1917.

Sabato 13, in particolare, l’intera giornata, fino a sera, sarà dedicata, con un susseguirsi di eventi, alla ricorrenza. Il tutto con l’aggiunta di una testimonianza di grande prestigio e valenza, quella di suor Lidja Glavas, fondatrice della comunità “Majka Krispina” di Medjugorje, invitata dal nucleo triestino del Movimento “Famiglia e vita”. Il programma prevede alle 15 la preghiera collettiva. Alle 15.15 il saluto di suor Lidja, alle 16 la prima messa della giornata, celebrata dall'arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi. A seguire, nuovo appuntamento di preghiera, prima della seconda messa, quella affidata, alle 18, alla celebrazione di padre Moro, nel corso della quale ci sarà anche l’inaugurazione del nuovissimo Memoriale dei Dalmati, realizzato su iniziativa di Renzo de’ Vidovich, che comprende, fra l’altro, alcuni calchi delle teste dei nobili che riposano nella principale chiesa di Sebenico.

Alle 20.30 è previsto il rosario, mezz’ora dopo l’inizio della processione, che si articolerà attorno al santuario e che sarà ravvivata dalla suggestione delle candele rette dai partecipanti. Sfileranno anche le bandiere e gli stendardi delle associazioni presenti, mentre i bambini, per creare un’atmosfera ancor più festosa, vestiranno i panni che ricordano i veggenti di Fatima, cioè Francesco, Giacinta e Lucia, i tre piccoli pastorelli che assistettero, cent’anni fa, all’apparizione della Madonna.

Alle 21 terza messa della giornata, celebrata da don Andrea Mosca, amministratore parrocchiale della chiesa di Roiano dedicata ai santi Ermacora e Fortunato, docente di Diritto canonico che, nell’occasione, festeggerà i 17 anni dalla sua ordinazione a sacerdote, avvenuta il 13 maggio del 2000. Alle 21.45 canti di Fatima, conclusi dal celebre “Adeus”, accompagnato dal tradizionale saluto coi fazzoletti bianchi, che caratterizza da sempre le funzioni di Fatima. A conclusione della giornata, sarà l’arcivescovo Crepaldi a salutare i fedeli, leggendo un documento dedicato alla Madonna di Fatima.

Per seguire la più classica delle tradizioni di Fatima, dove la Madonna, apparsa ai tre pastorelli, diede loro appuntamento per il giorno 13 dei cinque mesi successivi, anche a Monte Grisa si proseguirà con solenni celebrazioni fino a ottobre, sempre il 13 di ogni mese. Secondo il racconto di Francesco, Giacinta e Lucia, le apparizioni continuarono, dopo la prima del 13 maggio, accompagnate da rivelazioni di eventi futuri: l'imminente fine della Prima guerra mondiale, il pericolo di un’altra, ancora più devastante, se gli uomini non si fossero convertiti, la minaccia comunista proveniente dalla Russia, debellabile solo mediante la consacrazione della nazione stessa al cuore immacolato di Maria, per opera del papa e di tutti i vescovi riuniti.

Il 13 ottobre 1917 molte migliaia di persone, credenti e non, riferirono di aver assistito a un fenomeno che fu chiamato “miracolo del sole” e raccontarono che, mentre pioveva, la pioggia cessò, le nuvole si diradarono: a quel punto il sole sarebbe ruotato attorno a un punto esterno, ingrandendosi, come per precipitare sulla terra. Nel 1930 la Chiesa cattolica proclamò il carattere soprannaturale delle apparizioni e ne autorizzò il culto.

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