Monte Calvario, cura anti-frane da 210mila euro

Approvato dalla giunta del Comune di Gorizia il progetto esecutivo. Si procederà al consolidamento dei dissesti idrogeologici. Tre gli smottamenti da sanare
Bumbaca Gorizia Calvario, frana
Bumbaca Gorizia Calvario, frana

«Lavori di consolidamento dei dissesti idrogeologici nell’area del monte Calvario». Dietro questa definizione si cela un intervento molto atteso perché andrà a sanare, una volta per tutte, tre movimenti franosi. La giunta municipale ha infatti approvato il progetto esecutivo: 210mila gli euro a disposizione. Soldi importanti anche in previsione delle iniziative e della valorizzazione del luogo durante le manifestazioni per il centenario dello scoppio della Grande Guerra. Del totale, 142.454,90 euro serviranno per lo svolgimento delle opere vere e proprie, mentre la restante quota riguarda le somme a disposizione dell’amministrazione.

Il progetto, costituito nel complesso da ben 19 elaborati, è stato curato dal raggruppamento temporaneo tra lo studio Cappella & c. di Gorizia (nel ruolo di capogruppo) e il geologo Stefano Pizzin di Ronchi dei Legionari. Ma ecco la cronistoria dell’intervento, contenuta nella delibera giuntale. Il servizio geologico della regione e la direzione centrale ambiente e lavori pubblici comunicarono al Comune l’intenzione di impegnare, in delegazione amministrativa, la somma di 210 mila euro per la sistemazione di tre frane sul Calvario. L’ente municipale, anche a seguito di sopralluoghi congiunti effettuati da tecnici comunali e regionali, aveva proposto che il finanziamento inizialmente destinato alla sistemazione delle tre frane fosse destinato ad un unico intervento e in particolare ad una frana che aveva interessato la parte bassa del monte. Pertanto, con questo intervento, si interverrà sul sito franoso censito con il numero 0310071100 del Piano di assetto idrogeologico Isonzo, «consolidando scarpate e versanti, migliorando - si legge nella delibera - la raccolta delle acque di scorrimento grazie a opere studiate appositamente per lo smaltimento delle acque pluviali, in modo da stabilizzare gli ambiti ritenuti maggiormente instabili».

È risaputo che l’area del monte Calvario (come del resto quella di San Mauro) è soggetta a fenomeni di cedimento e marcato degrado idrogeologico. L’acuirsi in questi ultimi anni di fenomeni atmosferici estremi, dovuti alle modificazioni climatiche in atto, ha comportato notevoli problemi di stabilità dei versanti della frazione che spesso viene interessata da smottamenti, erosioni e frane. Il Calvario, inoltre, ha una composizione geologica molto variegata e al tempo stesso complessa e dunque è stato necessario un lungo lavoro di analisi e progettazione per pianificare l’intervento di consolidamento.

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