Monta la rivolta contro le boe sotto il Rilke

Il comitato Cittadini per il Golfo e la Comunella di Duino annunciano «iniziative per porre fine ai divieti»
Di Ugo Salvini

DUINO AURISINA. Basta con le recinzioni, con i limiti, con i confini. «Vogliamo ci sia restituito il nostro legittimo diritto di residenti di godere pienamente delle bellezze del territorio nel quale siamo nati». Si alza forte la protesta comune dei Cittadini per il Golfo e della Comunella di Duino dopo i più recenti avvenimenti che hanno caratterizzato la vita nel territorio comunale, in particolare l’adozione del Regolamento che disciplina l’utilizzo della Riserva delle Falesie, culminato nella posa in mare delle tanto criticate boe gialle, che delimitano lo specchio d’acqua all’interno del quale la nuova disciplina non permette di entrare.

«In questo sistema di gestione - dicono Danilo Antoni e Vladimiro Mervic, portavoce dei due gruppi - c’è qualcosa che non va. Tutti i sindaci che si sono succeduti negli ultimi anni hanno tenuto congelato il documento di definizione finale riguardante il Regolamento di gestione, rispolverato in quest’ultima legislatura dal consigliere Maurizio Rozza e dall’assessore Andrej Cunja, cui l’intera maggioranza non ha mancato di far subito arrivare la necessaria legittimazione. E tutto questo - sottolineano - senza il promesso capillare coinvolgimento della popolazione locale. Anche la raccolta di firme contro il Regolamento, rapidamente arrivata a quota 400, è stata sbrigativamente accantonata. La Riserva è stata disciplinata, sono state posizionate le boe ed è stato istituito il sistema di confini, anche sul mare, con i nuovi padroni e i nuovi controllori. Le boe - sottolineano - sono terribili totem moderni, inneggianti alla sfiducia verso la cultura locale e gli abitanti stessi. Sono impattanti in modo sgradevole con uno degli scorci di paesaggio più belli d’Europa e hanno il banale fine di impedirci di sentire nostro uno degli ultimi pezzi di mare liberi. Sembrano - proseguono Antoni e Mervic - l’inizio di un progetto di recinzione. Ogni giorno troviamo nuovi impedimenti, nuovi divieti, manco fossimo delinquenti, maleducati o inquinatori, mentre si sa che il nostro territorio lo abbiamo sempre rispettato. Comunella e Cittadini per il Golfo si stanno organizzando - annunciano - per porre fine a scelte che nulla hanno a che vedere con la democrazia. Coinvolgeremo associazioni e realtà del nostro territorio. Ci stiamo organizzando per cambiare il modus operandi che non tiene in alcuna considerazione il parere dei cittadini».

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