Monta a Duino la polemica sulla “casa” dei senegalesi
DUINO AURISINA. Diventa molto aspra la polemica sull'ex mobilificio Arcobaleno di Duino, che la locale comunità senegalese "mouride" è interessata ad acquistare per farne un centro di preghiera. I primi a sostenere la tesi del "no" sono i Cittadini per il Golfo, formazione nata per tutelare l'ambiente, di cui è portavoce Vladimiro Mervic.
«Non abbiamo mai avuto ambizioni politiche - esordisce Mervic - ma Francesco Foti, consigliere comunale di Possibile, ci accusa di razzismo perchè anche noi abbiamo iniziato una raccolta di firme contro l'insediamento della comunità senegalese mouride. Considerare razzismo l'essere preoccupati per un insediamento di famiglie senegalesi e, nei giorni di preghiera, per l'arrivo di centinaia o forse migliaia di persone a Duino, che conta 1.500 residenti, è funzionale solo a qualche disegno politico, banale e contrario alla logica. La raccolta firme - sottolinea Mervic - continua spedita e conferma che i duinesi sono quasi tutti contrari a questo insediamento. Oltre al repentino stravolgimento etnico, sorgerebbero problemi per la necessità di posteggi alla domenica, giorno di preghiera. Questo modo di agire da parte dell'amministrazione - sostiene il portavoce dei Cittadini per il Golfo - non ha nulla a che vedere con i bisogni reali di Duino. Il porticciolo è disastrato, i parcheggi sono da quarto mondo e le promesse strisce blu non sono mai state realizzate, per non parlare della pulizia e dei continui e interminabili lavori in corso che hanno messo in ginocchio le già poche attività commerciali rimaste. Non è razzismo amare e voler difendere il proprio territorio - insiste - e non si parli di integrazione, quando a Monfalcone vediamo il degrado e la trasformazione che ha subito quella città. La soddisfazione più grossa - conclude - l'ho avuta quando Adele, l'ultima sopravvissuta al lager di Auschwitz, residente a Duino, mi ha chiesto di firmare la petizione. In barba ai nuovi salvatori del genere umano, come Foti, che fra l'altro a Duino non si è mai visto».
«Sono stato nel Pd per oltre sette anni - replica Foti (oggi nelle liste di Possibile, ndr) - e sono stato uno dei pochi ad aver sempre condotto una battaglia politica contro i rigassificatori di Monfalcone e di Trieste. L'accusa più infamante, che non posso accettare è quella di non aver mai frequentato Duino, dove sono stato spesso, nei ristoranti e nei bar, e dove spero di tornare al più presto. Ovviamente avviserò preventivamente i Cittadini per il Golfo - continua ironicamente - per farmi rilasciare da loro un lasciapassare prima di varcare i confini del paese. Resto convinto che la bellezza e la ricchezza del nostro territorio siano legate alla sua storica apertura e alla contaminazione con il resto del mondo, e credo che iniziative come questa raccolta di firme non gli rendano la dovuta giustizia».
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