Monossido killer, è un medico ricercatore l’austriaco deceduto martedì sera a Trieste

L’uomo era proprietario dell’appartamento. Sfuma l’ipotesi del guasto alla caldaia, sottoposta a regolare manutenzione. Probabile un problema nella canna fumaria

Gianpaolo Sarti
La porta dell'appartamento posta sotto sequestro e a destra il medico Berndt Urlesberger in una foto tratta da LinkedIn
La porta dell'appartamento posta sotto sequestro e a destra il medico Berndt Urlesberger in una foto tratta da LinkedIn

L'uomo ucciso dal monossido di carbonio nella tragedia che si è consumata la sera di lunedì 30 dicembre si chiama Berndt Urlesberger, 63 anni, austriaco.

Non è un turista, come era sembrato in un primo momento, ma un medico ricercatore e professore di Graz. Era proprietario dell'appartamento in cui è deceduto. Veniva regolarmente a Trieste.
La moglie, trovata dai soccorritori accasciata a terra, è ancora ricoverata.

L’allarme

Sono stati alcuni amici di famiglia a dare l'allarme. Non avevano notizie della coppia da ore e quindi si sono recati in via Crispi e hanno chiamato i soccorsi.

La fortissima concentrazione di monossido è stata riscontrata sia nell'alloggio teatro della tragedia, cioè al quarto, sia in quella del terzo piano dove abita una coppia che ora è in vacanza.

La video ricostruzione

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La caldaia era nuova: probabile un problema alla canna fumaria

Stando ai primi rilievi, l'origine della fuga di monossido è stata rintracciata nell'appartamento del terzo piano.

Si è subito pensato a un guasto alla caldaia; circostanza apparsa comunque strana ai pompieri perché lo strumento è abbastanza nuovo e di ultima generazione - è del 2021 - ed è stato sottoposto a regolare manutenzione. L'ultima a maggio.
L'ipotesi è che si sia verificato un problema nelle tubature di scarico del controsoffitto, quindi nella canna fumaria.

Rilievi ancora in corso martedì mattina

E nella mattinata di oggi, martedì 31 dicembre, i Vigili del fuoco hanno continuato i rilievi per localizzare l'origine della fuga di monossido di carbonio che nella tarda serata di ieri, lunedì 30 dicembre, ha causato la morte dell’austriaco, l'intossicazione della moglie e di altre nove persone.
I pompieri hanno utilizzato un "esplosimetro", uno strumento in grado di rilevare le concentrazioni di gas negli ambienti.

Appartamento sotto sequestro 

Intanto la Polizia ha sottoposto a sequestro penale sia l'appartamento al terzo piano in cui si è stata riscontrata un'alta concentrazione di monossido, sia quello del quarto piano in cui si è consumato il dramma.
Le squadre dei Vigili del fuoco hanno compiuto accertamenti in particolare sulla caldaia del terzo piano e sulla canna fumaria del palazzo.

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