Monitoraggio dell’aria a cavallo dell’ex confine

Decolla l’iniziativa dell’Arpa e dell’Arso, l’omologo ente ambientale sloveno. Obiettivo? Fare chiarezza sulle emissioni della fonderia “Livarna” di Salcano
L'ultima riunione dedicata all'inquinamento transfrontalero
L'ultima riunione dedicata all'inquinamento transfrontalero

Vuoi vedere che questa volta proprio ci siamo? Si avvicina a grandi falcate il monitoraggio “transfrontaliero” sulla qualità dell’aria, richiesto a gran voce dai residenti della zona nord della città: un test a 360 gradi che verrà eseguito congiuntamente dall’Agenzia regionale per l’ambiente (l’Arpa) e dall’omologo ente sloveno (l’Arso).

In soldoni, si tratterà di uno studio approfondito e senza precedenti che avrà come obiettivo delineare un quadro oggettivo sugli eventuali livelli di inquinamento nell’area urbana sia di Gorizia che di Nova Gorica.

Nei giorni scorsi si è riunito il tavolo congiunto fra le agenzie dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia, l’Arpa e del litorale nord della Slovenia i cui rappresentanti si sono incontrati in municipio alla presenza dell’assessore Francesco Del Sordi e dei tecnici dell'ente. Il gruppo di lavoro transfrontaliero avvierà uno studio che prenderà in esame anche le emissioni della Livarna, analizzandole con un modello matematico che sarà adottato congiuntamente dalle due strutture. «Siamo sempre stati consapevoli delle difficoltà di intervenire su problematiche ambientali di uno Stato straniero - evidenzia Del Sordi - ma questo non ha impedito all’amministrazione comunale di portare avanti una battaglia senza tregua, in tutti questi anni, per sensibilizzare le varie istituzioni sulla situazione di disagio provocate dalle emissioni che arrivano da oltre confine».

In pratica verranno messe sotto la lente d’ingrandimento tutte le tipologie d’inquinamento che possono interessare l’aria. In questa maniera, si potrà (finalmente) capire quali siano le emissioni che arrivano sulla nostra città e quale sia la dispersione sul territorio. Del Sordi torna a ricordare che tutto è partito delle osservazioni predisposte dal Comune di Gorizia e inviate dal nostro ministero dell’Ambiente al corrispondente ministero sloveno sulla pratica autorizzativa per la ristrutturazione dello stabilimento Livarna Gorica, azione che portò successivamente il segretario di Stato sloveno Peter Gaspersic a proporre una collaborazione tra agenzie ambientali competenti per l’elaborazione di uno studio sulla diffusione di emissioni nell’aria nel territorio più ampio di Nova Gorica e Gorizia «e dopo anni di incertezza da parte degli enti di controllo - rammenta Del Sordi - e ben 4 solleciti a firma del sindaco Romoli, siamo riusciti, finalmente, a riunire i due enti Arpa e Arso». La riunione si è conclusa con una scaletta che prevede il prossimo incontro entro il 15 novembre, a Lubiana presso l’Arso per confrontare le proposte operative delle due agenzie e definire un piano di lavoro congiunto con l’obiettivo primario di tornare a Gorizia prima di Natale, anche con i rappresentanti del Comune di Nova Gorica, per la presentazione di una relazione congiunta sullo stato della collaborazione delle due agenzie e la definizione del piano di lavoro congiunto.

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