Monfalcone, via ai tamponi sui casi sospetti in Fincantieri
MONFALCONE Sale lo stato di attenzione nel cantiere navale di Monfalcone. Che a questo punto ha introdotto un ulteriore “giro di vite” in ordine alla prevenzione dei contagi da Covid-19. A fronte della segnalazione da parte dei lavoratori circa il rischio di un possibile contagio, scatterà l’esecuzione del tampone.
Si stringe ancora il cerchio attorno alla lotta contro l’infezione virale che in città ha registrato una recrudescenza del fenomeno pandemico, con un significativo aumento dei casi positivi.
L’azienda Fincantieri, pertanto, ha agito di conseguenza. Si tratta dell’invio a tutte le aziende dell’appalto, così come ai lavoratori diretti, di una sorta di “vademecum” indicante i comportamenti da assumere in caso di situazioni “sospette” o “anomalie” in ordine ad un possibile contagio. Situazioni per le quali tutti i dipendenti vengono invitati alla segnalazione presso il proprio datore di lavoro. La segnalazione comporterà pertanto l’esecuzione del test anti-Covid proprio ai fini dell’accertamento effettivo dell’eventuale contagio.
Il protocollo in ordine a questa ulteriore procedura è stato firmato dall’Azienda con l’Asugi a inizio di ottobre. Con ciò facendo quindi partire il nuovo sistema di prevenzione, utile peraltro a individuare anche contagi asintomatici. Un monitoraggio che chiama direttamente in causa la responsabilità individuale, così come avviene in ordine al rispetto di tutte le misure volte al contenimento dei contagi assunte da Fincantieri fin dall’emergere della pandemia da Coronavirus.
Lo scopo e lo spirito è quello che accomuna tutti gli stabilimenti del Gruppo Fincantieri, nell’impegno a definire azioni integrative in base all’andamento della pandemia. È dell’altro ieri peraltro la firma del protocollo tra lo stabilimento navale di Marghera e l’Autorità sanitaria veneziana che prevede una forma più intensiva di prevenzione anti-Covid attraverso l’avvio di screening a campione con l’effettuazione di tamponi rapidi da parte di addetti incaricati da Fincantieri, coinvolgendo a rotazione ogni settimana i lavoratori provenienti dalle diverse aree di lavoro, in modo da interessare l’intero complesso produttivo. Tamponi dunque sistematici sul personale impiegato in tutti gli ambiti di lavoro del cantiere.
A Monfalcone l’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina ha ritenuto di implementare un’attività sinergica con le aziende del territorio al fine di individuare precocemente situazioni di rischio che, considerato l’elevato numero di soggetti positivi al virus asintomatici, potrebbero, se non diagnosticati tempestivamente, alimentare focolai. Nel cantiere navale cittadino, come da indicazione dell’Azienda sanitaria, a cadenza settimanale il datore di lavoro provvederà quindi a sensibilizzare i propri dipendenti richiedendo loro di comunicare ogni eventuale situazione di rischio infettivo. E le segnalazioni, dunque, permetteranno l’esecuzione dei relativi tamponi.—
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