Monfalcone vara la formula delle tessere prepagate

Importi da 50 fino a 250 euro a disposizione di commercianti, artigiani e dipendenti e coloro che sono senza cassa integrazione
Positivo il bilancio dei primi sei mesi di “Spesa SoSpesa”
Positivo il bilancio dei primi sei mesi di “Spesa SoSpesa”

MONFALCONE Commercianti e artigiani di Monfalcone, i loro dipendenti, ma anche tutti gli operai ancora senza cassa integrazione e del settore dell’edilizia possono presentare da ieri domanda al Comune di Monfalcone per accedere al credito alimentare e all’acquisto di beni di prima necessità. Una platea che, secondo i calcoli effettuati dall’amministrazione comunale, include 2.564 persone nelle sole prime due categorie, tra titolari e dipendenti, non tutti residenti, però, in città, condizione indispensabile per accedere ai buoni. Per effettuare la spesa i beneficiari non dovranno comunque attendere la consegna a domicilio delle card prepagate con gli importi previsti (dai 50 euro per il nucleo famigliare composto da una persona a un massimo di 250 euro per nuclei di più di 4 persone).

«I negozi di vicinato, e non, cui sarà possibile rivolgersi riceveranno i nominativi non appena concluso l’iter di assegnazione – spiega il sindaco Anna Cisint – quindi non sarà indispensabile attendere la card, da cui gli importi degli acquisti già effettuati saranno eventualmente scalati».

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Per la domanda basta accedere, da pc o smartphone, al portale del Comune di Monfalcone. Aprendo il link relativo al modulo, i cittadini trovano i criteri e le regole di erogazione e in fondo alla pagina il pulsante “prosegui” per aprire il modulo che compilato on line, senza dover essere stampato, sarà poi disponibile in formato Pdf per l’inviao al Comune. Lo si potrà fare inviando una mail all’indirizzo Pec comune.monfalcone@certgov.fvg.it, indicando nell’oggetto “domanda credito alimentare” e allegando il modulo Pdf scaricato dal portale e una copia di un proprio documento di identità valido. «Nel caso in cui dei cittadini avessero difficoltà a svolgere le operazioni possono chiamare il Comune al numero verde messo a disposizione per le informazioni», aggiunge il sindaco. Gli uffici comunali controlleranno che i richiedenti siano effettivamente residenti, la composizione del nucleo famigliare e che non siano già seguiti dai Servizi sociali. I “buoni” arriveranno tramite mail.

Il Comune può contare su 151 mila euro per l’assegnazione dei generi di prima necessità, da cui sono esclusi solo tabacchi e alcolici, alle persone colpite dall’emergenza Covid-19 e non già seguite dal Servizio sociale. «Vedremo quante richieste arriveranno – dice il sindaco – e quindi se sarà possibile dopo il 15 aprile riproporre la stessa misura per lo stesso nucleo famigliare». In città sono chiusi 210 negozi e 75 tra bar e ristoranti che danno lavoro a 690 dipendenti, le attività artigianali sono 499 di cui 350 di piccolissime dimensioni, con un totale di 740 dipendenti. Restano in funzione l’Emporio della solidarietà, cui il Comune sta trasferendo fondi e materiali tramite la Protezione civile, e l’erogazione di pasti in via Natisone e all’oratorio San Michele.—

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