Monfalcone, un maxi “dragaggio” pilota per il polo nautico

TRIESTE. Non si tratta del solito dragaggio, fatto ogni anno per liberare dai fanghi le zone più critiche come l’ingresso della Polisportiva San Marco del Villaggio del Pescatore e la parte iniziale...
Bonaventura Monfalcone-18.06.2014 Incontro sul dragaggio-Villaggio del pescatore e Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-18.06.2014 Incontro sul dragaggio-Villaggio del pescatore e Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

TRIESTE. Non si tratta del solito dragaggio, fatto ogni anno per liberare dai fanghi le zone più critiche come l’ingresso della Polisportiva San Marco del Villaggio del Pescatore e la parte iniziale del Canale Est Ovest che porta al polo nautico del Lisert. «Stavolta posiamo la prima pietra di un nuovo metodo di lavoro che ci permetterà di sversare a mare la sabbia, di scavare in maniera più strutturale e aprire la strada ai dragaggi di altre aree costiere e della laguna».

Il presidente del Consorzio industriale di Monfalcone Enzo Lorenzon lo ha spiegato agli imprenditori del polo nautico riuniti al Marina Lepanto e nel dare il benvenuto ha ringraziato la giunta regionale presente con l’assessore all’Ambiente Sara Vito, per aver dato fiducia al Csim per realizzare quest’anno un’opera particolarmente importante. Non si scavano i soliti 2-3mila metri cubi di fanghi, si arriva a quota 10mila e una buona parte, circa 8mila, con caratteristiche buone, sarà sversata in una zona a mare, altri 2mila saranno trattati a terra dall’impianto di smaltimento del Csim. Un lavoro da 350mila euro: se i fanghi fossero destinati tutti all’impianto di smaltimento il costo sarebbe stato altissimo. Grazie a questo dragaggio si raggiungerà per tutto il canale una profondità batimetrica di -3metri (mare medio) e si potrà stare tranquilli per almeno due anni. Lo scavo dovrebbe finire al 30 giugno, ma nel caso di ritardi proseguirà fino al 10 luglio.

Grande soddisfazione dell’assessore Vito che con il direttore del Servizio ambiente Dario Danese (presente anche lui ieri) ha guidato la regia dell’operazione, particolarmente complessa viste le implicazioni ambientali. «Il risultato è il frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto le direzioni Ambiente e Infrastrutture della Regione, l’Arpa, il Consorzio industriale di Monfalcone, le amministrazioni. Un metodo che intendiamo proseguire in maniera permanente. Questi lavori, complessi e importanti, dimostrano che le cose si possono fare, l’intervento era atteso dagli operatori, il nostro obiettivo è dare continuità a questi interventi facendoli rientrare nella normale programmazione perchè è la stessa morfologia delle nostre coste, soggette a interramento, a richiederlo». L’assessore Vito è arrivata al mattino al Villaggio del Pescatore per vedere di persona l’andamento dei lavori con la draga che stava scavando, con Danese. Si è fatta accompagnare dal presidente del Csim Lorenzon e dal direttore Gianpaolo Fontana che ha ha fatto il punto tecnico. Una delegazione a cui hanno preso parte sia il sindaco di Monfalcone Silvia Altran che quello di Duino Aurisina Vladimir Kukanja oltre ai dirigenti della Polisportiva San Marco. E dopo il Villaggio del Pescatore l’incontro con gli operatori del polo nautico, realtà che danno lavoro ad almeno 800 persone, fiore all’occhiello di Monfalcone. Poi ha fatto un’ultima visita al Canale Est Ovest e assieme al Csim ha annunciato che si studia anche come risolvere il problema della fioritura nel canale, dove ogni anno l’acqua diventa color verde.

Giulio Garau

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