Monfalcone, un friulano trionfa al Cantafestival bisiaco
MONFALCONE Irrompe con forza la gioventù nel panorama musicale dialettale. Con 390 punti ha stravinto, infatti, la decima edizione «CantaFestival de la Bisiacaria» 2013, terminato l’altra sera all’una di notte, la canzone “Luna varda de lassù”, testo di Sandro Bucciol, musica di David Bensa, cantata da Marco Simonelig, 24 anni che vive e lavora a Manzano. Un trofeo “emigrato” quest’anno fuori della Bisiacaria. Si tratta di una canzone dolce, melodica, passionale e romantica, che ha conquistato il favore del pubblico e ha messo in evidenza il talento del giovane cantante. Con la sua voce stupenda, non si è fatto neppure prendere dal panico quando durante l’esibizione, per motivi tecnici la base musicale si è fermata, continuando come se nulla fosse. Il giovane di Manzano è stato premiato dall’assessore alla Cultura, Paola Benes.
In sintonia con i tempi di crisi che stiamo vivendo, al secondo posto si è classificata la canzone “Pelagra”, a quota 360 voti, testo di Claudio Pizzon e Dario Trevisan (anche la musica), cantata dai bravi e simpaticissimi Stelio Brumat e Alberto Loro, ovvero il duo “Vaca Mastela”, premiati da Roberto Porciani (Cr di Gorizia). Al terzo posto, con 333 voti, la canzone “Amor che za more”, testo e musica di Marco Giovannetti, cantata dall’insuperabile Cristina Borsatti, premiata dalla presidente della Pro loco, Brunella Papa, che ha vinto il premio della “Critica” del Gruppo incontri Bisiachi (targa dal presidente Giorgio Iuretta). Il premio, invece, per il “Miglior testo” assegnato dalla presidente dall’Associazione culturale Bisiaca, Magda Settomini, è andato a Livio Glavich.
Dal 4° al 12° posto i voti sono stati secretati, poiché per regolamento, tutte le altre 9 canzoni risultano classificate a pari merito al quarto posto. I voti sono stati espressi da tre giurie: “amministratori”, “giuria di qualità” e “pubblico in sala”.
Un’altra edizione da incorniciare per la Pro loco, che premia organizzatori e conduttori, per la quale tutti hanno dato il massimo miscelando in una perfetta sinergia folclore, tradizione bisiaca e modernità, assieme alla presenza di “veterani” e “giovani promesse”. Tra i cantanti è piaciuta come sempre la stravagante, unica e coreografica interpretazione di Silver The Cobra (al secolo Silvio Gergolet). Battuti anche i record di affluenza di spettatori con il Comunale esaurito in platea e in galleria. È stata una manifestazione allegra, divertente, merito anche dei tre presentatori, Penelope Folin, Giancarlo Blasini, Orlando Manfrini, coordinati dal direttore culturale e regista Aldo Buccarella e dal responsabile musicale Roberto Montanari, che hanno garantito quattro ore di spettacolo, tra gag, barzellette e sketch brillanti. Il finale è stato dedicato alla tradizione “patoca” triestina con il “Gruppo Teatrale per il Dialetto” (Gianfranco Saletta, Mariella Terragni, Giorgio Amodeo, al pianoforte Livio Cecchelin) che ha presentato lo spettacolo a leggìo “Xe più giorni che luganighe” di Carpinteri e Faraguna. La manifestazione ha avuto il patrocinio di Regione, Provincia e i Comuni di Monfalcone, Staranzano, Ronchi, Fogliano, Sagrado, San Pier, San Canzian e Turriaco, delle Pro loco del Friuli Venezia Giulia, della Bcc di Staranzano e Villesse e la Fondazione Carigo. Hanno partecipato anche i “Costumi Bisiachi” di Caterina Chittaro, che con il piccolo coro hanno aperto la serata con l’Inno di Monfalcone.
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