Monfalcone, trovano bancomat a terra ma lo shopping li incastra

La polizia inchioda due monfalconesi che hanno svuotato il conto di 6mila euro a un uomo di Dolegna del Collio. Acquisti illeciti nei negozi e prelievi di denaro
Una volante della polizia all’interno del complesso che ospita il Commissariato di Monfalcone (Foto Bonaventura)
Una volante della polizia all’interno del complesso che ospita il Commissariato di Monfalcone (Foto Bonaventura)

CIVIDALE. Fanno shopping con un bancomat trovato per terra e svuotano il conto di un malcapitato per oltre 5mila euro. Nei guai due ragazzi monfalconesi. Un’avventura illegale iniziata qualche tempo fa, dopo una passeggia in un centro commerciale. È stato lì che i due ragazzi hanno notato, sul pavimento, una tessera bancomat. L’hanno raccolta da terra e hanno visto che sulla carta c’era attaccato un foglietto con le cifre del codice segreto. A quel punto hanno pensato di approfittare del colpo di fortuna: due italiani di 21 anni, residenti a Monfalcone ma originari della provincia di Napoli (S. L. e L. L. le loro iniziali), hanno vistosamente assottigliato il conto di un 33enne di Dolegna del Collio, che non si era accorto di aver perso la tessera e che solo qualche tempo dopo lo smarrimento, utilizzando il servizio dell’home banking, ha riscontrato una serie di prelievi e di pagamenti da lui mai effettuati.

Ventisei le operazioni registrate e molto corposo, di conseguenza, l’ammanco di denaro, pari a 5mila 500 euro. L’uomo ha immediatamente sporto denuncia al Commissariato di Polizia di Cividale, diretto dal vice questore aggiunto Michelangelo Missio, e la polizia ha subito avviato le indagini, iniziando ad acquisire la documentazione necessaria per ricostruire la mappa di ogni singolo utilizzo del bancomat. Quest’ultimo era stato usato, come detto, tanto in sportelli per il prelievo quanto in esercizi commerciali, sia nella provincia di Gorizia che in quella di Udine.

Un impegnativo lavoro di visione delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, svolto in collaborazione con il Commissariato di Monfalcone, ha permesso di risalire all’identità dei ragazzi che si sono impossessati della card, risultati già noti alla polizia per alcuni precedenti reati contro il patrimonio.

«Abbiamo incrociato i dati, osservato gli spostamenti dei singoli, verificato le celle telefoniche e, dopo un’attività di intreccio dati assieme ai colleghi di Cividale, siamo riusciti a chiudere il cerchio», spiega Stefano Simonelli responsabile del Commissariato di Monfalcone. È scattata così, in via immediata, la perquisizione nell’abitazione dei due, che ha permesso di recuperare all’incirca il 90% della merce acquistata con i soldi del derubato. Parecchie compere erano state fatte, in più giornate e in vari negozi che si trovano al centro commerciale Tiare di Villesse. Ma i ragazzi non si sono accontentati degli acquisti “gratuiti” al Tiare. Per altre spese infatti i 21enni si erano recati pure all’Emisfero di Monfalcone e all’Outlet Village di Palmanova. Lo shopping aveva spaziato soprattutto nel campo dell’abbigliamento (sono stati rinvenuti giubbotti, cappellini, felpe, scarpe e tute da ginnastica), ma aveva incluso pure profumi e orologi. S. L. e L. L. sono stati così denunciati per ricettazione e prelievi fraudolenti. Nei loro confronti, inoltre, è stato emesso il provvedimento del divieto di ritorno per tre anni in provincia di Udine. Gli acquisti illeciti sono stati posti sotto sequestro e messi a disposizione della Procura di Gorizia.

 

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