Monfalcone, tombe divelte dalle ruspe Cantiere transennato dopo le proteste
MONFALCONE
Ossa, pezzi di bara, ma anche immagini sacre, crocifissi. Sta affiorando tutto nel cantiere per l’ampliamento di via dei Cipressi, legati alla realizzazione della rotatoria della Marcelliana. Si parla di otto tombe e di quattro salme, venute alla luce nella zona a ridosso del vecchio cimitero, bonificato e trasformato vent’anni fa in Parco della Rimembranza. Polizia, vigili urbani e carabinieri si sono concentrati davanti alle ruspe che ieri mattina mettevano a nudo le murature tombali. Uno scenario che ha richiamato l’attenzione dei cittadini, urtati nella sensibilità e nel sentimento di rispetto nei confronti di un luogo che rappresenta la memoria storica della città.
Di fronte alle operazioni di esumazione c’è chi ha gridato al ”sacrilegio”, chi ha domandato: «Ci vengono a tirare per i piedi anche da morti?». Il consigliere comunale del Pdl Giuseppe Nicoli ha preannunciato un’interrogazione urgente: «Mi chiedo come sia stata bonificata l’area quando è stato realizzato il parco, visti i ritrovamenti. I lavori devono proseguire, è ovvio, ma con il dovuto rispetto per la memoria. È opportuno che le tombe vengano recuperate e che le salme siano possibilmente riconosciute, per rispetto ai defunti ancora presenti nell’area. Se l’amministrazione non ha dimostrato sensibilità sulla questione del crocifisso - ha concluso -, almeno questa circostanza dovrebbe colpire la coscienza di tutti».
I lavori e le verifiche inquirenti ieri mattina sono procedute secondo la prassi. Sono state ”repertate” otto tombe e quattro salme, oltre ad altri resti umani. Le esumazioni sono avvenute durante l’opera di sbancamento eseguita dalla ditta appaltatrice, la Ici di Ronchi che, con questa fase, è stato spiegato, ha concluso gli interventi a ridosso del vecchio cimitero. Tombe e salme, dunque, consegnate dal terreno, al di fuori del perimetro originario dell’ex camposanto.
Ieri, dopo la rimozione, i resti sono stati custoditi in appositi contenitori, destinati all’ossario dell’ospedale. È stato rinvenuto anche un crocifisso, quanto rimasto di una bara marcita. La polizia e gli uomini della Scientifica hanno ”repertato” le salme, che saranno sottoposte a perizie. Il medico legale, su disposizione della magistratura, appurata la presenza di resti cimiteriali ed escluse altre ipotesi, compresa la presenza di reperti di valore storico o antropologico, ha autorizzato la rimozione.
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