Monfalcone, sulla nuova piazza della Repubblica la parola va ai cittadini
MONFALCONE Che il digitale sia il miglior alleato per mostrare cosa sarà piazza della Repubblica dopo il deciso maquillage da 3,5 milioni di euro, con tanto di showroom dei progetti in municipio, ne è consapevole l’amministrazione Cisint. Infatti, prima ancora di approvare in giunta il progetto di fattibilità tecnica, lo scorso 18 febbraio, ha diffuso urbi et orbi i rendering sul salotto buono che verrà. L’ente intende avviare un percorso partecipato sulla piazza, una consultazione dei cittadini sulla falsariga di quella che ha visto protagonisti i goriziani con Corso Italia, per affinare la pianificazione dell’opera, suddivisa in tre lotti e due dei quali già finanziati appunto per un totale di 3,5 milioni di euro. Interventi (piazza, giardini e via fratelli Rosselli interna) da realizzare in 14 mesi, con start a luglio.
L’operazione è finanziata per 1,9 milioni dalla Regione, 1,5 dalla Camera di commercio della Venezia Giulia (che li ha destinati alla creazione di un percorso turistico, non a caso di fianco al municipio sorgerà un info point) e per 100 mila dal Comune. La rimanente fetta della partita il cui totale ammonta a 5,4 milioni non è finanziata e in sostanza riguarda la pavimentazione di via Rosselli e salita Granatieri. Qui il sindaco Anna Cisint deve ancora mettersi a caccia di quattrini, ed è probabile che quest’anno si concentri piuttosto sulla riqualificazione di strade più bisognose d’intervento, quindi si vedrà.
Dall’approvazione del progetto di fattibilità tecnica, tuttavia emergono già in questa fase dei capisaldi, frutto di una prima concertazione con gli stakeholder, tradotto: i portatori di interesse. Recentissimamente, per esempio, Cisint che mantiene la delega sui Lavori pubblici, ha incontrato Legambiente chiarendo che «non sarà tagliato nemmeno mezzo albero», al netto di quelli ammalorati, del cuore storico. La giunta ha deciso di procedere con uno solo degli elaborati proposti, ma inserendo correttivi. Innanzitutto «l’eliminazione della seduta prevista lungo tutta la curva sud del biscotto», lato imbocco di via Duca D’Asta. Inoltre si è stabilito di «mantenere l’area pavimentata su piazza Unità», che potrebbe diventare un po il palcoscenico minor delle manifestazione en plein air. Del mantenimento delle alberature di pregio nel giardino lungo via fratelli Rosselli, si è detto, però si è aggiunta la previsione di «vialetti pedonali di attraversamento del verde».
Sì momenti di relax e svago in centro, ma in sicurezza. Per questo l’ente si è posto il problema dell’approdo dei mezzi di soccorso, in caso di malori, incendi, incidenti. Ecco allora che il Comune vorrà ottenere «uno studio sui percorsi dedicati al passaggio di mezzi pesanti per manutenzioni, mezzi di soccorso e veicoli di allestimento di eventi e spettacoli», anche «in riferimento alla portata delle pavimentazioni». Per la metamorfosi urbana della piazza il Comune ha optato per il giallo d’Istria. Un marmo, bocciardato o sabbiato, dalle nuance calde (vaniglia, beige, ruggine) e soprattutto resistente, secondo l’indicazione dei progettisti Edino Valcovich e Alessandro Morena, l’uno ingegnere l’altro architetto. La nuova superficie al suolo è chiamata a sopportare tutti i possibili traumi, senza sbrecciarsi. Un problema che purtroppo si è manifestato, nel corso degli anni, a Monfalcone: dai traballanti cubetti di porfido alle piastrelle frantumate in centro. Oltre ai percorsi in sicurezza, però, pure «la predisposizione degli allacci impiantistici», utili agli eventi.
Quanto ai parcheggi, fissato il ripristino degli stalli al capo nord della piazza, con fioriere a mo’ di quinta scenica per mascherare a chi guarda dall’area pedonale la presenza delle auto in sosta. Un sollecito, questo, giunto dagli assessori Sabina Cauci e Luca Fasan, rispettivamente all’Ambiente e al Commercio. Infine la giunta ha decretato la salvaguardia della passeggiata pedonale, con i due filari di lecci, tra via Rosselli e la corsia dei bus.
Prossimo step il 5 marzo con il sopralluogo della Soprintendenza. —
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