Monfalcone, Silvia Altran vince con il 56%
Netta affermazione sulla rivale: il tracollo del Pdl ha vanificato ogni accordo di apparentamento
MONFALCONE. È Silvia Altran, 55 anni, il quindicesimo sindaco di Monfalcone dal dopoguerra, la prima donna a occupare la poltrona più importante della città dei cantieri. Il ballottaggio con Anna Maria Cisint, annunciato da alcuni combattuto sul filo dei decimi di punto dopo l’apparentamento della candidata del centrodestra con le liste che al primo turno avevano appoggiato l’ex sindaco Luigi Blasig, si è invece risolto con un largo successo della candidata del centrosinistra che ha raddoppiato la forbice, chiudendo con vantaggio di quasi 13 punti percentuali.
Il successo di Silvia Altran è apparso evidente fin dallo spoglio delle schede dei primi seggi ed è andato sempre più consolidandosi fino a spingere la candidata del centrosinistra oltre quota 56%. Compatto, evidentemente, sul nome del vicesindaco uscente è stato l’apporto degli elettori che al primo turno avevano scelto le liste di sinistra alternative (Sel, Cittadini e Blocco comunista) a quelle che avevano sostenuto Altran (Pd, Idv, Rifondazione, Psi e lista civica “per Silvia”). Ma Altran è riuscita evidentemente a fare breccia anche su numerosi cittadini che al primo turno avevano optato per la lista di Blasig e non hanno visto di buon occhio l’apparentamento di quest’ultimo con Cisint. Anna Maria Cisint, fermatasi al 43,77% dei voti, solo l’8% in più rispetto al suo bottino del primo turno, non è riuscita in un’impresa che, visto il crollo di consensi registrato in tutta Italia del principale partito di governo (al primo turno i voti conquistati dal Pdl a Monfalcone si sono dimezzati rispetto alle ultime consultazioni) si è rivelata alla luce dei fatti davvero impossibile. È stato proprio il trend nazionale il suo principale avversario visto che le ha fatto mancare migliaia di voti considerati sicuri solo all’apertura della campagna elettorale. Inascoltato anche il suo appello a recarsi alle urne a quanti si erano astenuti al primo turno: ai settemila monfalconesi che avevano scelto di non votare il 15 e 16 maggio se ne sono aggiunti altri duemila, in gran parte potenziali elettori del centrodestra delusi evidentemente. L’ulteriore calo dei votanti (-8%) va sicuramente agganciato anche allo scarso apporto fornito alla candidata del centrodestra dall’apparentamento con le liste che avevano sostenuto Blasig: il bottino di quest’ultimo (14%) si è quasi dimezzato al ballottaggio.
Tocca quindi ora a Silvia Altran raccogliere il testimone da Gianfranco Pizzolitto, che ha retto negli ultimi dieci anni la città e di cui è stata il vice. Un compito non facile al governo di una città alle prese con una crisi economica ancora incalzante e con un problema, quello dell’occupazione, che sta affacciandosi proprio adesso con prepotenza.
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