Monfalcone, scatta la multa per quattro mendicanti
MONFALCONE Se vi stavate chiedendo quante multe sono state inflitte ai presunti professionisti dell’elemosina in città, dopo l’entrata in vigore dell’ordinanza anti-questua targata Carroccio, la risposta è quattro. Lo ha confermato, a margine della ricognizione sullo status delle telecamere della videosorveglianza comunale, il comandante della Polizia municipale Walter Milocchi.
Il provvedimento, tra i primi a essere varati dalla giunta Cisint subito dopo l’insediamento, estende ad altre aree della città oltre all’ospedale San Polo (di fatto praticamente tutte) le sanzioni previste per quelle condotte moleste, che si aggirano sui cento euro. Inoltre fissa il sequestro dei proventi della questua, da destinarsi poi a finalità di assistenza sociale perché «l’obiettivo non è fare cassa», come precisa il sindaco Anna Cisint.
Dunque a oltre tre settimane dall’avvio dell’ordinanza straordinaria - con debutto alla mezzanotte dello scorso 12 dicembre - i verbali elevati dai vigili sono al momento quattro. Sanzionati, ma pare che al momento nessuno abbia versato quanto stabilito, cittadini di nazionalità rumena, bulgara e senegalese.
Quanto alle cifre sequestrate, una miseria: dall’euro e 81 centesimi ai 3,86 euro. La Municipale, nello specifico, è intervenuta al cimitero di via 24 Maggio (con buona pace dei residenti che frequentano il camposanto di Aris e simpatizzano per i sostituti di Moudou), davanti all’Eurospar, al mercato settimanale e nei pressi del Lidl.
Nessuno dei multati, stando a quanto appreso, ha opposto particolare resistenza. Resistenti, nel senso che il fenomeno è duro da sradicare, invece i questuanti che stazionano nel parcheggio privato del centro commerciale Belforte, mettendo a dura prova i nervi della clientela presa d’assalto nella richiesta del soldino del carrello.
«Effettivamente lì la situazione è più difficile - sottolinea Milocco -: si tratta di persone particolarmente tenaci, che provengono dal Cara di Gradisca». E a quanto pare sono piuttosto intenzionate a proseguire nell’attività.
C’è poi il caso del rumeno da mesi accampato con una specie di tenda e diversi carrelli in ferro nel cespugliame dietro l’Ipersimply, per il quale, tra le altre cose, si teme un aggravio delle condizioni, vista l’incipiente colata artica che nel week-end dovrebbe far precipitare le temperature diversi gradi sotto zero. Qui il sindaco ha dato mandato al comandante di verificare la situazione anche con l’Azienda sanitaria.
La stretta su questuanti, clochard, lavavetri e parcheggiatori abusivi dovrebbe restare in vigore fino al 26 maggio, ma già prima il provvedimento verrà molto probabilmente inglobato nel nuovo regolamento di settore che l’amministrazione intende redigere.
Tra i comportamenti passibili di sanzione, non c’è solo la questua sic et simpliciter, ma anche il «rendersi disponibili a portare o scaricare merce, pacchi o borse; riportare il carrello della spesa; oppure indicare agli utenti i posteggi liberi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo