Monfalcone: scalo di Capodistria in tilt, Mercedes deviate in porto

Carico eccezionale di 1080 automobili in arrivo per la prima volta su quattro treni
Le Mercedes caricate sui treni arrivate a Monfalcone (foto Bonaventura)
Le Mercedes caricate sui treni arrivate a Monfalcone (foto Bonaventura)

MONFALCONE Colpo di scena in porto a Monfalcone sul fronte del traffico di automobili: arriva un carico eccezionale di Mercedes ed è la prima volta che il trasporto viene fatto sul treno al posto dei tradizionali camion, le bisarche su gomma. Non uno, ma ben quattro convogli entro la prossima settimana, per un totale di 1080 automobili destinate alle aree del Mediterraneo.

In porto, come in tutti gli scali di mare, nulla è mai certo, alcune informazioni degli operatori logistici però confermano che si tratta di un arrivo eccezionale dovuto al fatto che nello scalo di Capodistria c’è stato un intasamento dovuto al traffico esagerato di automobili. In settimana, infatti, sono arrivati diversi traghetti carichi di automobili, quattro sono riusciti tra mille difficoltà ad ormeggiarsi e scaricare, uno, stracarico, è rimasto diverso tempo all’ancora in rada, in attesa che l’intasamento si risolvesse.

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Altran Mf-furto porto,Terminal auto

Un quadro che avrebbe spinto la Mercedes a spostare a Monfalcone alcuni carichi inzialmente destinati al porto sloveno. Un intoppo di non poco conto per Capodistria, hub internazionale del traffico di auto, che soltanto pochi mesi fa ha sbandierato l’ultimo “colpo grosso”, ovvero il fatto di essersi assicurato dalla Mercedes il traffico di autovetture destinate ai mercati del Sud Est asiatico.

Come molti sanno anche Monfalcone, nonostante le gravi carenze infrastrutturali, forte della presenza di un big come la Cetal da anni presente sul mercato, era in gara con Capodistria per lo stesso traffico che poi ha preso la strada del porto sloveno. Ma come dimostra l’arrivo eccezionale di questi giorni, e come succede spesso nei traffici marittimi vista la spietata competizione tra operatori, non è mai detta l’ultima parola e Monfal cone è riuscita, sembra, ad assicurarsi qualche beneficio. Del resto la stessa Azienda speciale porto, e in particolare l’ex presidente Paolo Maschio (a maggio) aveva confermato la gara con Capodistria per questo traffico, puntando proprio alle difficoltà di Luka Koper.

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«L’obiettivo è far concorrenza a Capodistria - aveva dichiarato - sappiamo che lo scalo sloveno è quasi saturo e gli operatori stanno cercando alternative». Anche per questo, nonostante gli accordi di massima riservatezza con la Daimler su questo eventuale traffico, non è stato fatto mistero su vertici in Aspm dove erano stati varati tutta una serie di lavori per migliorare le profondità in prossimità delle banchine e soprattutto per sistemare aree e piazzali, con la previsione di asfaltarli, in modo da offrire spazi adeguati al traffico di auto e non solo.

Sergio Penso, numero uno uno della Cetal a Monfalcone, protagonista e principale operatore del traffico di automobili, come al solito invita alla massima prudenza e getta acqua sul fuoco. «In realtà sono diversi mesi che gestiamo il traffico delle Mercedes verso la Turchia, da qualche tempo c’è stato un vero picco di movimentazioni - spiega - abbiamo anche assunto 12 persone nuove che sono state stabilizzate a tempo indeterminato. Speriamo ora che le Mercedes arrivino sempre di più in treno al posto delle bisarche su gomma utilizzate sinora. Magari si potesse rosicchiare sul serio il traffico che si è accaparrato Capodistria verso l’Asia, dobbiamo renderci conto però che siamo a Monfalcone, mancano infrastrutture e piazzali ed è inutile ora pensare di acquisire nuovi traffici che non si riescono a gestire».

Una lotta impari quella di Monfalcone verso Capodistria sul fronte della automobili (con la Daimler si parla di un accordo per 150mila vetture l’anno) se si guardano i numeri dello scalo sloveno che ha un terminal automobili che è il secondo più grande del Mediterraneo, superato solo da quello di Barcellona.

Nel porto poi è stato costruito un garage da 8mila auto, c’è un enorme piazzale all’aperto, è stata recentemente asfaltata un’area di 56mila metri quadrati e nelle intenzioni di Luka Koper c’è un investimento da 25milioni per costruire un attraccoi ad hoc destinato esclusivamente all’imbarco di automobili.

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