Monfalcone: radiologia, organici e attrezzature sotto tiro

Greco: «Solo 6 medici e macchinari datati o a rischio chiusura». Pilati (Aas): nuova assunzione e un apparecchio d’avanguardia
L'ospedale San Polo di Monfalcone
L'ospedale San Polo di Monfalcone

MONFALCONE Risorse umane e tecnologiche. Il reparto di Radiologia dell’ospedale del San Polo, tra la scopertura della funzione di primariato per quattro anni e la riduzione degli organici, consegna perplessità e preoccupazioni. Di mezzo c’è anche lo stato di salute del parco macchine.

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Bonaventura Monfalcone-11.07.2016 Pronto soccorso-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Nella fase di transizione, nell’ambito della riforma sanitaria regionale, anche Radiologia rientra nel processo di ospedale unico tra il San Polo e il San Giovanni di Dio di Gorizia. Una fase, tuttavia, che risente dell’incertezza a fronte di più o meno manifesti dubbi e interrogativi. L’elemento di fondo resta la riorganizzazione di Radiologia in una logica di prospettiva e interfacia con il servizio omologo di Gorizia.

Preoccupazioni del vicesindaco A lanciare il problema è lo stesso vicesindaco Omar Greco che insiste chiedendo di cambiare passo. Lo dice espressamente: «Intervengo ancora una volta sulla sanità per manifestare preoccupazione sul servizio di Radiologia del San Polo. Continuo a pensare che a scatenare la guerra tra poveri non abbia senso, ma il ruolo di pubblico amministratore di Monfalcone mi impone di prendere posizione e pretendere attenzione per il nostro ospedale».

Aggiunge: «Ho già fatto presente, alcuni mesi fa, al direttore dell’Azienda sanitaria la difficile situazione in cui versa il reparto di Radiologia». Il vicesindaco parla di misure concrete da assumere: «I numeri - dice - parlano chiaro e non sono interpretabili. Bisogna smetterla di rassicurare a fronte di scelte che poi non vengono fatte. Da oggi ci aspettiamo interventi congrui e concreti».

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Bonaventura Monfalcone-11.04.2016 Pronto soccorso-Ospedale di San Polo-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Attrezzature e organici Greco fa alcuni conti: «A Monfalcone sono in servizio sei radiologi, numero insufficiente a garantire un livello di servizio accettabile. A Gorizia ne risultano 10. L’unico Ecografo presente in reparto ha ormai 10 anni e al momento non mi risulta ci sia la volontà di sostituirlo. A Gorizia ce ne sono due tecnologicamente più avanzati».

Il vicesindaco parla poi del Mammografo. E l’Ortopantografo per l’esecuzione delle panoramiche dentali, «mi risulta a rischio di chiusura. Possiamo continuare così? La risposta è semplice ed è un forte no. Ricordo - conclude - che il laboratorio analisi, fiore all’occhiello dell’ospedale, entro l’anno verrà smantellato, come abbiamo denunciato a vuoto ripetute volte. Ancora una volta inascoltati».

Primario del servizio unico Radiologia per quattro anni è stata guidata da un dirigente di primo livello, in qualità di facente funzioni di primario. Ciò ha significato di fatto una unità in meno, a fronte di una media di 6 dirigenti medici radiologi.

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Il Pronto soccorso dell’ospedale di San Polo (Foto Bonaventura)

Da circa un mese, tuttavia, è stato nominato il primario unico della Radiologia unica Monfalcone-Gorizia, il dottor Piero Pellegrini. Per il servizio del San Polo ha significato il ritorno del dirigente facente funzioni nell’affiancamento dei colleghi radiologi. Risultano inoltre quattro tecnici in meno rispetto allo storico, in virtù di pensionamenti e maternità.

I dati dell’attività Veniamo ai dati dell'attività. Nel primo semestre del 2015 il servizio ha erogato 25.019 prestazioni complessive, di cui 14.430 ordinarie e 10.589 in urgenza. Nei primi 6 mesi di quest'anno siamo a quota 23.787 prestazioni complessive, di cui 13.318 ordinarie e 10.469 in urgenza. Significa una riduzione di attività equivalente a circa 1.500 prestazioni.

Quanto al parco macchine, la Risonanza magnetica acquistata dai monfalconesi è in esaurimento, per conclusione naturale del suo ciclo di vita. L’Ecografo è unico, sarebbe necessaria una seconda strumentazione. La dotazione di un solo Mammografo comporta una non facile gestione, dovendo far fronte anche a prestazioni pomeridiane non urgenti.

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Buono, invece, è lo stato della Tac, utilizzata anche per internistica. È stata inoltre aperta la Radiologia d’urgenza presso il pronto soccorso, a fronte di un tecnico. La mancanza di un radiologo dedicato, condiziona le tempistiche, comunque accelerate da sistemi di trasferimento in rete delle radiografie e delle immagini al reparto.

Il direttore generale Giovanni Pilati Il direttore generale dell’Aas Isontino-Bassa friulana, Giovanni Pilati, da parte sua evidenzia: «Il principio anche per il reparto di Radiologia rimane quello dell’assetto stabilito dalla riforma sanitaria di servizio unico assieme a quello goriziano. Un servizio che è coperto da un primario effettivo».

Quanto agli organici, osserva: «Sono in corso le assunzioni, e proprio al servizio radiologico del San Polo è appena stato inserito un nuovo radiologo, il dottor Antonio Calgaro, proveniente da Trieste, nominato a seguito di regolare concorso». Tuttavia, è notizia dell’ultima ora, il medico risulta che abbia rinunciato.

Quanto alle dotazioni tecnologiche, Pilati le definisce congrue, facendo altresì riferimento all’integrazione di un macchinario a Monfalcone d’avanguardia. Il dirigente, infine, argomenta: «Il settore radiologico è uno dei servizi più implementati in fatto di parco attrezzature. Nè mi risultano macchinari in stato di particolare obsolescenza».

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