Monfalcone, precipita e perde la vita cercando funghi
MONFALCONE. È finita in tragedia l’escursione in Austria di una monfalconese, Francesca Cecchini, che era andata a funghi assieme a un’amica il primo novembre, sulle pendici dell’Osternig, sul versante carinziano, tra Feistritz Gail e Vorderberg.
Quarantasei anni, infermiera nell’ambulatorio di via Romana, la donna, che abita in centro a Monfalcone in viale San Marco, aveva deciso di trascorrere la giornata di festa in compagnia dell’amica e insieme avevano scelto di andare a funghi a cavallo del confine tra Italia e Austria. È una zona molto conosciuta per i funghi, soprattutto dagli italiani che la frequentano dalla parte tarvisiana, salendo dalla Val Bartolo che poi si prolunga fino al costone dove c’è il confine. Le due donne, lasciata l’auto ai bordi della strada, verso le 14, si erano addentrate nel bosco per cercare funghi, quando si sono perse. Quella zona, chiamata dai locali Hatinja, è molto selvaggia e le due escursioniste hanno cercato di tornare indietro, ma come accade spesso si sono trovate in difficoltà di fronte a zone sempre più ripide e impervie, pendii e balzi rocciosi nel bosco sempre più verticali, ma soprattutto ricoperti da foglie di faggio, molto insidiosi.
Proprio cercando di attraversare un tratto molto ripido del bosco Francesca Cecchini è inciampata sulle foglie di faggio non accorgendosi che il fogliame celava delle rocce che erano diventate molto scivolose. La donna, secondo il rapporto fornito dai soccorritori, ha fatto un volo di 50, forse 80 metri, ruzzolando lungo il dirupo ed è precipitata in un ruscello a valle schiantandosi sulle rocce. Un impatto violentissimo. La vittima ha subito una grave lesione alla testa cadendo ed è morta sul colpo.
Una scena agghiacciante per l’amica che in qualche maniera è riuscita a trovare la via di uscita dal bosco e tornare al punto di partenza da dove era iniziata l’escursione per cercare soccorso. La donna ha ritrovato l’auto che era stata lasciata su una strada ai margini del bosco e prima ha raggiunto il posto abitato più vicino per dare l’allarme alla polizia, poi ha portato i soccorritori sul luogo dell’incidente.
L’operazione di ricerca e salvataggio, non si era certi ancora che la donna fosse già morta, ha coinvolto un’imponente squadra composta da oltre sessanta persone tra volontari dei Vigili del fuoco, polizia, polizia alpina e croce rossa delle zone tra Feistritz Gail e Notsch. Si è levato in volo un elicottero della polizia, il Dragonfly, per fare una ricognizione del luogo, poi è arrivato l’elicottero della Croce rossa, l’RK1, con a bordo il medico di emergenza che è stato calato sul letto del ruscello, colmo di acqua, e che non ha fatto altro che constatare la morte di Francesca Cecchini.
Le squadre dei vigili con molta difficoltà hanno poi recuperato il corpo della donna. «La zona dove si è verificata la tragedia è piena di terreni molto ripidi e pericolosi - ha raccontato Alexander Moderndorfer dei vigili del fuoco di Feistritz Gail - proprio quella parte di bosco è vicina al luogo dove pochi giorni fa si è verificato un incidente automobilistico dove ha perso la vita un orso». Ad investirlo un furgone che trasportava i giornali.
Francesca Cecchini lascia il marito, che fa il medico all’ospedale di Palmanova, e un figlio di 18 anni che studia all’Università di Trieste. Era molto conosciuta a Monfalcone, sia per il suo lavoro di infermiera nell’ambulatorio di via Romana ma anche perché vicina al Movimento 5 Stelle con il quale si era candidata all’ultima tornata delle elezioni comunali dove aveva ricevuto 8 preferenze.
Riproduzione riservata © Il Piccolo