Monfalcone, parla la prima vaccinata in Fvg: «È andato tutto benissimo, ora sono felice dell’immunità»

MONFALCONE «Oggi è stata una giornata pesantissima, piena di riunioni, ma sono riuscita a scappare da Trieste per venire a Monfalcone. Ho fatto la seconda vaccinazione 10 minuti fa all’ospedale San Polo. È andata benissimo e anzi, sono felice e contenta. Mi piace l’idea di essere immune. Mi hanno consegnato anche il certificato». Sono le 19.20 passate e la dottoressa Ariella Breda del Dipartimento di prevenzione dell’Asugi chiama mentre sta uscendo dall’ospedale.
La prima ad essere vaccinata, nel vax day il 27 dicembre, perché era stata la prima ad aver scoperto con l’equipe monfalconese il primo caso di contagio da Covid 19 in regione. Ieri sera ha ricevuto la seconda dose del vaccino 21 giorni dopo la prima iniezione. «Per le vaccinazioni e il richiamo – spiega al telefono -, ogni persona potrà andare nella propria struttura di riferimento. Questa mattina come previsto ci sono state le prime inoculazioni della seconda dose. In realtà non si raggiunge subito l’immunità, bisognerà aspettare almeno una settimana dopo il richiamo. Io ho fatto il prelievo dopo la prima vaccinazione, non avevo anticorpi. Ora attenderò di fare il secondo prelievo. Nel certificato c’è scritto che ho completato il ciclo di vaccinazioni».
Un certificato che verrà consegnato a tutte le persone che faranno le vaccinazioni. Non sarà un patentino vero e proprio ma un semplice documento di carta. «L’Azienda sanitaria si sta muovendo con Insiel per fare in modo che chiunque possa ottenere questo certificato - continua Breda - i numeri sono molto alti e si sta pensando come fare, ma credo che resterà un documento cartaceo».
È sempre stata fiduciosa la dottoressa Breda e rimane tale anche di fronte alle difficoltà di fornitura del vaccino della Pfizer. «Io credo che i problemi si risolveranno e i vaccini saranno sufficienti per tutti – conferma – per quello della Pfizer magari ci sarà un minimo ritardo. Ma in realtà tutto il mondo si sta muovendo, le dosi di Moderna sono ormai in arrivo e a fine mese ci sarà l’ok dell’Ema anche per Astrazeneca».
Convinta anche che si risolverà l’inghippo del limite di età (55 anni) per le dosi del vaccino di Oxford. «È sempre successo con i vaccini – conclude – bisogna considerare gli studi fatti. Astrazeneca per esempio ha arruolato persone fino a 55 anni. Non possono dare l’autorizzazione a età superiori, ma penso che si potrà aggiustare l’età. Come è accaduto per il papilloma virus. L’età massima era 14-18 anni. Ora ci si può vaccinare senza limitazioni». —
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