Monfalcone, nulla-osta sulla sicurezza al minirigassificatore di SmartGas

Sì unanime dal Comitato tecnico regionale al progetto del minirigassificatore. La Provincia di Trieste: «Non c’è pericolo»
Il progetto del minirigassificatore di Smart Gas
Il progetto del minirigassificatore di Smart Gas

MONFALCONE. Il progetto del rigassificatore di SmartGas ottiene il nulla-osta nell’esame di sicurezza dal Comitato tecnico regionale integrato riunito a Trieste alla Direzione regionale dei Vigili del Fuoco. Un documento importante quello emesso al termine della riunione di mercoledì, e come riporta il verbale (numero 202) vede la firma dei massimi rappresentanti della sicurezza a livello regionale. Dal direttore regionale dei Vigili del Fuoco del Fvg ingegner Roberto Catarsi ai comandanti provinciali, dall’Ordine degli ingegneri rappresentato da Pierpaolo Ferrante sino ai componenti dell’Inail, Arpa, Regione, Capitaneria di porto di Trieste e Monfalcone e per finire la Questura di Gorizia rappresentata da Andrea Locati. Quest’ultimo, che a Monfalcone è a capo del Commissariato, sugli aspetti di security «considerata anche l’importanza strategica dell’opera, segnala l’opportunità che il progetto definitivo venga portato all’attenzione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza».

Unanime la firma al “nulla osta” al termine della riunione che ha riservato anche una sorpresa. Era presente infatti, «in qualità di uditore» Riccardo Ravalli, in rappresentanza della Provincia di Trieste che aveva espresso parere negativo sul rigassificatore di Monfalcone. «La Provincia - dice il verbale - ha chiesto di essere invitata a partecipare al Comitato, pur non essendo competente sul territorio». Preliminarmente alla seduta dunque il presidente ha chiesto a Ravalli di esporre le proprie osservazioni: «Il rappresentante della Provincia di Trieste - riporta il verbale - sintetizza le osservazioni formulate dal Consiglio provinciale (il 23 aprile scorso ndr) espresse nell’ambito della procedura di Via» e aggiunge che «non sono rilevabili effetti di eventi incidentali credibili ricadenti nel territorio della Provincia di Trieste». Una posizione di cui il Comitato «prende atto».

Un ricorso contro il minirigassificatore

Parlano poi i rappresentanti della Capitaneria che illustrano le problematiche delle manovre di accesso delle gasiere e infine la seduta si conclude con il «nulla osta rilasciato all’unanimità». Un passo importante per la conclusione del progetto di SmartGas che lascia soddisfatto lo stesso project leader, Alessandro Vescovini che si toglie, come al solito, qualche sassolino dalla scarpa. «Inizia finalmente il momento delle analisi e dei pareri tecnici - dice in una nota - e finisce quello delle chiacchiere da bar e le bolle di sapone inventate ad arte dai soliti mestieranti della politica in cerca di facili consensi e da alcune pensionate in cerca di celebrità, che hanno cercato in questi mesi di creare panico tra la popolazione».

Per Vescovini il parere del comitato tecnico regionale è «senza dubbio un passaggio fondamentale della nostra procedura autorizzativa iniziata a luglio 2014».

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