Monfalcone, nel rione Enel il campo di cricket per i bengalesi

Alla comunità, sfrattata da via Cellotti, il giardino di via Portorosega. Ma la palla originale resta vietata
Lo spazio riservato al gioco del cricket in via Portosega vicino al giardino per i cani (Bonaventura)
Lo spazio riservato al gioco del cricket in via Portosega vicino al giardino per i cani (Bonaventura)

MONFALCONE L’area è già stata individuata. Sarà l’attuale giardino pubblico di via Portorosega, nel rione Enel, a ospitare il campo da cricket omologato, destinato ad accogliere partite ufficiali della disciplina tanto cara alla comunità del Bangladesh, in cui il cricket ha la stessa funzione del calcio in Italia, ovvero sport nazionale e fattore di aggregazione. L’identificazione dell’area è il primo passo di un progetto ancora in embrione ma per il quale sono già partiti i primi contatti ufficiali tra l’amministrazione comunale, la Fincantieri e la Federazione Cricket Italiana.

«Da molti anni ormai si parla della costruzione di un campo da cricket – spiega l’assessore allo Sport Omar Greco – del resto se si parla di processo di integrazione bisogna poi tradurlo in atti concreti. Il progetto è solo abbozzato, i passi da fare sono tanti e impegnativi, per il momento abbiamo chiesto la disponibilità alla Fincantieri ad accogliere la sezione Cricket all’interno del Circolo, e abbiamo avuto i primi incontri con la Federazione». Proprio da un sopralluogo sull’area di via Portorosega è emersa l’approvazione dell’ente sportivo nazionale: le misure minime ci sono. «È compatibile con i criteri ufficiali, e ciò è positivo perché l’area è proprietà del Comune – continua Greco – e pertanto non servirà acquisire un terreno apposito».

Bengalesi impegnati in una partita a cricket a Monfalcone
Bengalesi impegnati in una partita a cricket a Monfalcone

In via Portorosega l’attività è già iniziata, con i ragazzi bengalesi che vi si sono trasferiti dopo essere stati costretti ad abbandonare il precedente terreno di gioco, quello dei giardini di via Cellottini, per le proteste dei residenti. «Dopo quelle lamentele, ci siamo incontrati con la comunità bengalese per valutare insieme quale potesse essere la location adatta – continua l’assessore – e la scelta è caduta appunto su via Portorosega. I ragazzi che vi giocano (che hanno già delimitato, spargendovi del sale, per identificarlo, il “pitch”, ovvero l’area di lancio, ndr) devono però sottostare ad alcune condizioni, la più importante riguarda la palla da usare. Attualmente utilizzano una pallina da tennis e non quella ufficiale, che è molto più pesante. Per usare quella ufficiale dovranno aspettare che il campo sia omologato, a partire dalle reti di protezione, che dovranno essere molto alte».

Il cricket è uno sport di squadra che si gioca con mazza, palla e guantone ed è praticato, oltre che in Inghilterra dove è nato (il Lord’s Cricket Ground di Londra è l’impianto più prestigioso al mondo), nei Paesi del Commonwealth, Bangladesh, India, Pakistan, Sri Lanka, Australia e Nuova Zelanda in particolare. La curiosità è che l’ipotesi di un campo da cricket a Monfalcone non è partita da una richiesta esplicita della comunità bengalese, bensì da monfalconesi. «L’idea è nata da colloqui con dei commercianti locali che hanno a cuore le dinamiche di integrazione», conferma Greco. Nel frattempo l’assessorato allo Sport incassa la conferma, per il secondo anno, del fondo della Fondazione Carigo destinato a finanziare l’attività sportiva giovanile di ragazzi provenienti da famiglie a basso reddito. Il fondo ammonta a 12.500 euro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo