Monfalcone, “Monte Carlo”: fuori la presidente che ha difeso il cantiere italiano
MONFALCONE Una tempesta si è abbattuta sulla Monte Carlo Yachts e sullo stabilimento all’avanguardia di Monfalcone che realizza motoryacht di lusso e traina il polo nautico del Lisert. Carla Demaria, presidente operativo di Monte Carlo Yachts (oltre che presidente dell’Ucina, l’unione dei cantieri nautici di Confindustria), che guida il cantiere monfalconese partecipato dalla Beneteau, primo gruppo al mondo della nautica, è entrata in guerra con la capogruppo, denunciando «comportamenti illeciti volti a deprimere il valore del marchio» e uscendo di scena con le dimissioni.
Una situazione precipitata sabato scorso, quando è stato convocato il cda di Monte Carlo Yachts, dalla stessa Demaria, per informare gli organi sociali del «comportamento contrario agli interessi dello stesso marchio tenuto dalla capogruppo» ovvero Beneteau, quotata alla Borsa di Parigi, che dirige e controlla il cantiere di Monfalcone. Una notizia diffusa finora solo dalle testate di settore, ma che nelle ultime ore è iniziata a diffondersi creando non poche preoccupazioni a Monfalcone. Perché si aggiunge al grido di allarme lanciato solo una settimana fa dai sindacati preoccupati per lo «scarico di lavoro» registrato alla Monte Carlo Yachts.
Nessuna precisazione per ora dall’azienda. Solo da Ucina si è appreso, in merito al cda, che «la convocazione si è resa necessaria a seguito di precisi rilievi mossi dalla presidente sull’operato della capogruppo che abusando dei propri poteri di maggioranza sulla controllata Monte Carlo Yachts ha posto in essere atti volti consapevolmente a deprimere il valore del marchio italiano».
«Carla Demaria – prosegue la nota Ucina riportata sui notiziari di settore – ha denunciato in più occasioni tali comportamenti di Beneteau che ritiene illeciti. Prima si è rivolta alla socia di maggioranza e componente del Consiglio di sorveglianza di Beneteau, Annette Roux e al presidente dello stesso Consiglio, Yves Lyon-Caen e più recentemente con lettere del 24 e del 29 ottobre a tutti i componenti degli organi sociali senza mai ricevere risposta».
E in cda si è scatenata la tempesta. «Ancora una volta nel cda di Monte Carlo Yachts – prosegue Ucina – i rappresentanti della capogruppo Beneteau tra cui Yves Lyon-Caen, non hanno fornito adeguata risposta ed anzi, hanno reagito ritorsivamente contro la presidente Demaria la quale si è vista revocare le deleghe operative e di presidente». La stessa Demaria ha immediatamente contestato tale atto e «si è riservata di agire nell’interesse sia della società italiana Monte Carlo Yachts di cui è socia di minoranza, sia dei lavoratori del cantiere e dei terzi creditori, sia per tutela della propria professionalità e reputazione». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo