Monfalcone, medico a bordo del 118 solo su codici rossi
MONFALCONE Scocca l’ora del requiem per l’automedica monfalconese. È stato infatti approvato in via definitiva il Piano dell’emergenza urgenza della Regione (assenti gli assessori Paolo Panontin e Gianni Torrenti, presenti invece gli isontini Sara Vito e Loredana Panariti), dopo il parere favorevole espresso dalla III commissione consiliare permanente e tenuto conto di alcune proposte di modifica al testo preadottato. E oggi la delibera giuntale 2039 dello scorso 16 ottobre suona appunto come una messa funebre per la città dei cantieri, che dall’avere in servizio due autoambulanze Als (acronimo della sigla Advanced life support), cioè con a bordo un infermiere formato per il trattamento avanzato delle emergenze e dunque in grado all’occorrenza di somministrare farmaci, passa ora a un mezzo Als e uno Bls (Basic life support), vale a dire supportato da volontari, autisti e soccorritori formati per il primo soccorso e la defibrillazione veloce, operativi pertanto solo su codici bianchi e verdi.
Quanto all’automedica, il punto più contestato della riforma, essa sparisce in via “temporanea” da Monfalcone e resta operativa solo a Gorizia, con sommo prevedibile gaudio di Ettore Romoli, che ancora una volta dimostra di saper essere incisivo ai tavoli che contano. Non si tratta, e ci tiene a sottolinearlo subito il capogruppo regionale del Pd Diego Moretti - fino all’ultimo spesosi per la permanenza dell’automedica nel Comune - di un esito risolutivo o, comunque, immutabile. Infatti, come prescritto a pagina 26 del Piano regionale, la designazione del mezzo di soccorso medicalizzato nel capoluogo sarà stabilita solo dopo «un periodo di almeno 6 mesi di sperimentazione e analisi dei dati».
E sarà il Creu (Comitato regionale emergenza urgenza appositamente istituito) a valutare «la miglior collocazione dell’automedica nel territorio Isontino». L’altro importante correttivo strappato, non solo per Monfalcone, ma per tutti i Comuni rimasti privi di automedica, prevede che «in determinate condizioni, ovvero per codici gialli e rossi, nell’autoambulanza Als potrà salire a bordo il medico». Lo ha annunciato sempre Moretti.
Ed è facile immaginare che il compromesso sia frutto del pressing esercitato dal democratico su Serracchiani&co. Quanto al medico di automedica il Piano chiarisce a pagina 22 che «garantisce l’intervento di soccorso medicalizzato e opera sotto il coordinamento della centrale operativa 118 alla quale fornisce eventuali consulenze per competenze territoriali e dalla quale è attivato di norma per intervenire nei codici di emergenza (codice rosso) e per patologie a rapida evoluzione “tempo correlate” (response time outcome related)», oltre a «implementare gli equipaggi di soccorso e realizzare una procedura di soccorso con “rendez vous” in caso di necessità».
Con l’eliminazione dell’automedica da Monfalcone e scartata l’ipotesi Gradisca perché il mezzo «non si può scollegare dal Pronto soccorso di rete» tutti gli interrogativi posti ampiamente dall’assessore comunale ai Servizi sanitari Cristiana Morsolin sulla “baricentricità” del presidio 118 restano aperti. E in ambiente Pd locale, secondo quanto riferito ieri da militanti di lungo corso, ci si chiede se non sarebbe stata utile, quando ancora i giochi erano aperti, una parola “amica” da parte del segretario provinciale per dirimere la questione. Specie se si considera che a Gorizia, sul punto, centrosinistra e centrodestra hanno fatto decisamente quadrato.
«Mi preme sottolineare - conclude Moretti - che non ho mai perorato la causa monfalconese per partito preso, ma solo in considerazione di dati oggettivi, come il numero di interventi dell’autoambulanza (920 in più all’anno rispetto a Gorizia, ndr), la posizione baricentrica all’interno dell’Aas2, il contesto industriale e i rischi collegati. La giunta ha stabilito diversamente, ma ha anche inserito correttivi importanti, come la presenza del medico per i codici rossi che oggi rendono il piano una buona cosa». Il nuovo corso scatterà all’avvio della Centrale unica del 118, dunque a metà 2016.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo