Monfalcone, il porticciolo Nazario Sauro rinascerà con i 4,7 milioni arrivati dalla Regione

La riqualificazione partirà nel 2020 dopo una complessa progettazione. Fincantieri dovrà cedere una porzione di aree
Bonaventura Monfalcone-27.07.2018 Porticciolo Nazario Sauro-Conferenza stampa-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-27.07.2018 Porticciolo Nazario Sauro-Conferenza stampa-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE La rinascita del porticciolo Nazario Sauro, il punto più settentrionale del mar Mediteranno ora schiacciato tra traffico e industria, partirà nel 2020. Il Comune di Monfalcone ha ottenuto dalla Regione, nell'ambito dell'assestamento al bilancio 2018, quasi 5 milioni di euro per la riqualificazione di un'area che comprende anche la passeggiata lungo il canale Valentinis e l'asse dei viali Cosulich e San Marco.

I 4,7 milioni sono dedicati in esclusiva all'operazione di rilancio e vanno quindi ad aggiungersi alle risorse che la Protezione civile regionale ha già impegnato per consolidare la banchina lungo il canale, vittima di un importante cedimento, e al milione 800 mila euro che sempre la Regione ha assegnato al Consorzio economico del Monfalconese per approfondire il fondali nel porticciolo e nel Valentinis.

«Questi fondi, per la cui assegnazione ringrazio la Regione, ci consentono ora di tramutare in realtà una visione di futuro per la città», ha sottolineato il sindaco Anna Cisint, annunciando l'arrivo del finanziamento assieme al consigliere delegato ai Lavori pubblici Giuseppe Nicoli e al vicesindaco Paolo Venni. Le fasi della trasformazione dell'ambito urbano sono già definite, a questo punto. Partendo dall'esito del concorso di idee voluto per ridisegnare il punto più a nord del Mediterraneo e ciò che gli sta attorno, il Comune conta di completare la progettazione preliminare entro la fine di quest'anno, realizzare quella definitiva e andare in gara entro la fine del prossimo e avviare i lavori nel 2020. Nel frattempo dovrebbero iniziare quelli per la sostituzione dell'incrocio tra via Boito e viale Cosulich, quindi a ridosso del porticciolo, con la rotatoria a questo punto riprospettata da Fvg Strade a fronte anche alle ipotesi delineate dal concorso di idee.

A connotare l’idea vincitrice, del gruppo guidato dall’architetto Stefano Della Santa, di Parma, è il totale ripensamento della testata del canale Valentinis, ipotizzando una "riapertura" del ponte di viale Cosulich e la creazione di una connessione con il giardino della Capitaneria di porto. «La presenza dei sottoservizi la rende però complessa da realizzare - ha spiegato ieri Nicoli -. Il progetto preliminare ci consentirà di fare chiarezza». L’ipotesi, per essere realizzata, dovrà comunque pure fare i conti con la disponibilità di Fincantieri a cedere una porzione dell’attuale parco lamiere e ad arretrare il muro di cinta dello stesso su viale Cosulich.

«Con Fincantieri avvieremo un percorso ad hoc», ha aggiunto Nicoli. La proposta vincitrice, coinvolge del resto anche l’asse dei viali San Marco e Cosulich con i quali l’ambito d’acqua ora dialoga a fatica. Anche perché si trova a una quota sottostante a quella della città ed è sovrastato da una mole di traffico importante che, con i collegamenti attuali, non facilita la fruizione immediata dello spazio da parte di pedoni e ciclisti. La proposta presentata è un progetto di relazioni: tra mare, infrastruttura acquatica e città, tra parti di città, flussi di traffico e percorrenze ciclabili e pedonali. —


 

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