Monfalcone, il Museo della cantieristica soffre il virus: ingressi calati del 65%

I visitatori sono stati 3.144, contro i 9.043 del 2019, trainati dalle iniziative dell’estate. Il 15 gennaio fissata la riapertura
Bonaventura Monfalcone-15.10.2017 Giornata nazionale del Fai-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.10.2017 Giornata nazionale del Fai-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Il Museo della Cantieristica ha pagato i quasi cinque mesi di chiusura totale dovuti alla pandemia da Sars-Cov-2 con una riduzione del 65% degli ingressi rispetto al 2019. Per il MuCa, contenitore culturale decisamente “giovane” e che sta ancora lavorando per affermarsi su base nazionale, il risultato ottenuto non è stato, però, l’equivalente di un “macchine indietro tutta”. Soprattutto considerando le limitazioni agli ingressi applicate da maggio in poi e la cancellazione tout court dei tour all’interno dello stabilimento Fincantieri in abbinata alla visita al museo. Una formula che nel 2019 si era tradotta in 2.824 visitatori, ridottisi a 426 nel 2020, tutti concentrati nell’arco di poco più di un mese, tra gennaio e febbraio. La contrazione, inevitabile, è stata complessiva e in totale il MuCa è riuscito ad attrarre 3.144 visitatori contro i 9.043 del 2019. Le limitazioni agli spostamenti hanno condizionato soprattutto l’afflusso degli stranieri che, però, non sono mancati del tutto, almeno nei mesi estivi e all’inizio dell’autunno. E pensare che l’anno aveva esordito migliorando il già positivo trend del 2019, perché a febbraio, al netto dello sbigliettamento, si è avuta una crescita del 20% (989 ingressi contro gli 823 dello stesso mese dell’anno precedente), con un notevole aumento di ingressi di italiani fuori regione e stranieri extra europei e degli ingressi Fincantieri. Ad agosto il MuCa ha confermato di reggere l’enorme impatto della pandemia, chiudendo con 506 ingressi contro i 552 dell’agosto 2019.

A causa dell’emergenza sanitaria il museo ha dovuto inoltre fare a meno di tutte le attività didattiche legate alle scuole, programmate e in attivazione per la primavera 2020, nonché alle visite guidate per gruppi (italiani e stranieri). Diventato per forza di cose sempre più “social”, il MuCa ha però tenuto testa agli effetti della pandemia anche uscendo dalle proprie mura, portando un totale di 158 persone a spasso alla scoperta di Panzano, delle “ville” e degli alberghi, delle strutture a uso comune (come lo stadio) che rendevano il rione operaio uno dei primi e dei migliori esempi di “company town”. Gli spazi dell’ex albergo operai hanno invece dal canto loro accolto nel corso dell’anno 22 eventi tra l’inaugurazione di mostre (come la sezione di quella dedicata ai 600 anni dell’arrivo della Serenissima a Monfalcone) e di nuove sezioni e dotazioni e gli appuntamenti del primo Memo festival dedicato all’archeologia industriale. Uno sforzo quello compiuto dall’amministrazione comunale e dal personale del museo che è stato ripagato dalla presenza di 718 persone, che non hanno richiesto l’emissione di un biglietto, ma sono venute a contatto con il contenitore culturale.

Al MuCa ci si sta quindi preparando alla riapertura del 15 gennaio, finora confermata, e a un anno che, almeno in una sua prima parte, dovrà continuare a fare a meno del traino rappresentato dalle visite al cantiere navale. Il museo ospiterà, però, senz’altro nuove mostre e nuovi eventi, mentre il Comune rimane intenzionato a raccontare con piccole sezioni dedicate alcune grandi fasi di storia del cantiere, come quelle delle superpetroliere, della Micoperi, della produzione dei Bora e delle costruzioni ferroviarie. Alla sala delle 14 navi da record, ha già fatto seguito l’arrivo del grande modello storico della Saturnia, il transatlantico che ha rivoluzionato le navi del primo dopoguerra, e, a inizio 2020, del modello del Cant, in onore della produzione degli idrovolanti e degli aerei altro settore nel quale Monfalcone ha avuto la leadership produttiva a livello mondiale. È della scorsa estate l’inaugurazione della sezione dedicata ai sommergibili.—

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