Monfalcone, il 730 di Fasola stacca tutti. Altran solo al quinto posto

Il direttore del Dipartimento di Oncologia di Udine è il più ricco con quasi 180mila euro. Poco sotto i 100mila Cisint che, assieme a Ghinelli e Blasig, sorpassa il primo cittadino
Gianpiero Fasola
Gianpiero Fasola

MONFALCONE Sfida tutta tra stetoscopi e calcolatrici per il titolo di Paperone del Consiglio comunale, ma alla fine a spuntarla è il medico Gianpiero Fasola, direttore del Dipartimento di Oncologia all’Azienda ospedaliera universitaria di Udine, che con un gruzzolo da 179.185 euro guarda tutti dall’alto della classifica. A incalzarlo, pur con un certo distacco, c’è però al secondo posto l’ex consigliere Anna Cisint, dirigente dell’Area economica del Comune di Gorizia, con 92.145 euro.

E almeno sui redditi lordi presentati nel 2015 e relativi all’anno prima, l’esponente di Monfalcone domani batte l’avversaria di sempre: il sindaco Silvia Altran, appena al quinto posto nella top ten sugli amministratori più abbienti, con un 730 da 63.178 euro, superata dal presidente della massima assise e direttore della filiale locale della Bcc Marco Ghinelli (72.362) e dall’ex primo cittadino Luigi Blasig, pensionato d’oro con 67.230 euro.

Una curiosità: rispetto all’altr’anno Altran si è “impoverita” e ha infatti consegnato un reddito di 2.015 euro inferiore rispetto al 2014, quando ammontava a 65.193. Delusione per il quinto posto? «Io sto bene e non mi lamento - replica la prima cittadina di Monfalcone - ognuno esercita il proprio mestiere e io cerco di svolgere nel miglior modo possibile il mio. Non nutro alcuna invidia per chi ha più soldi di me, vorrei però sottolineare che per gli amministratori pubblici, oltre a spese rilevanti, sussistono diverse responsabilità e, magari, non tutti ne sono al corrente. Per fare un esempio, ogni anno devo versare una polizza assicurativa che se non ricordo male si aggira sui 500 euro». Inoltre, sottolinea sempre Altran, anche tra amministratori e governanti esistono differenti sfumature di oneri nelle assunzioni di responsabilità.

«Ci sono poi politici e politici - dice -: c’è chi non paga direttamente, ma come la Fornero fa una legge sbagliata che arreca guai; o chi tenta di far del bene, come il sindaco di Tolmezzo, e per riaprire uno stabilimento ci rimette la casa». «Quand’ero insegnante di inglese al liceo (ora è in aspettativa, ndr) guadagnavo poco più della metà rispetto a ora - conclude Altran -, ma avevo molti meno pensieri e spese».

E la giunta come se la passa? Sicuramente benestanti gli assessori Massimo Schiavo e Paola Benes, entrambi insegnanti, rispettivamente all’ottavo e nono gradino della top ten: insieme fanno più di un terzo del reddito complessivo dell’esecutivo Altran, che escludendo il fuoriuscito Gualtiero Pin, architetto con 740 da 44.439 euro, totalizza 278.042 euro, per una media di 34.755 euro. Al di sotto del dato Fabio Gon (32.046), il vicesindaco Omar Greco (26.841) e Cristiana Morsolin (20.714), risultata la meno facoltosa tra gli assessori. Ricordiamo che i redditi lordi contemplati sono complessivi e dunque comprensivi di indennità, nel caso della giunta, o gettoni di presenza, nel caso dei consiglieri comunali.

Guardando invece alla massima assise, a parte i già citati, non si intravedono redditi da Rockefeller per il Consiglio dell’era Altran: la media si attesta su 36.046 euro, comunque superiore a quella della giunta. A parte il leghista Federico Razzini, che nella precedente dichiarazione (relativa a quando ancora svolgeva la funzione di consigliere regionale) presentava un reddito 2013 di 51.448 euro, tutti hanno consegnato agli uffici la documentazione prevista dalla legge, completa di partecipazioni in società, proprietà e appunto redditi percepiti.

«Non ho ancora depositato i fogli - spiega Razzini -, ma lo farò in settimana e comunque sono perfettamente in regola, nonché ampiamente entro i termini di legge. Posso anticipare però che ho meno reddito e una piccola proprietà immobiliare in più». Per il consigliere e new-entry in aula Pietro Comisso il portale del Comune registra invece la dicitura «non soggetto a dichiarazione».

Non sono in molti, infine, a sedere nel club degli over 50mila. Oltre a Fasola e Blasig (entrambi esponenti di CambiAmo Monfalcone), solo altri due: Paolo Fogar e Paolo Masella. Il resto - 20 consiglieri - naviga tra i 3mila e i 47mila lordi di reddito.

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