Monfalcone, "Ha tirato i capelli a mio figlio". Maestra denunciata
La dirigente della scuola elementare: "È tutto falso, solo calunnie. Si sta montando un fatto che non esiste". L’insegnante aggredita dalla madre si è rivolta a sua volta ai carabinieri
MONFALCONE
Un alunno di una classe prima della scuola Duca d’Aosta di Monfalcone non frequenta le lezioni dal 17 dicembre. Secondo quanto riferisce la madre «ha paura della maestra che gli ha tirato i capelli». La dirigenza della scuola smentisce. In mezzo ci sono due denunce. Quella presentata alla polizia dalla madre del bambino ai danni della maestra e quella presentata dalla maestra ai carabinieri in cui lamenta di essere stata aggredita dalla mamma, in strada, davanti ai cancelli della scuola. Indaga la Procura della Repubblica di Gorizia.
Sono i contorni di una vicenda delicata che da alcuni giorni sta creando tensione nella scuola Duca d’Aosta. A tutti i livelli. Del caso sono a conoscenza la vicesindaco Altran e i dirigenti dell’Ufficio scolastico regionale e provinciale Beltrame e Biasiol. Ecco cosa si legge nella denuncia presentata dalla mamma:«In data 17 dicembre mio figlio mi riferiva che aveva paura ad andare a scuola a causa del comportamento ed aggressività di una maestra. Gli chiedevo il motivo di tale disagio e lui mi riferiva che la maestra (omettiamo di specificare la materia ndr), una supplente, lo aveva preso per i capelli per farlo sedere. In altre occasioni l’insegnante avrebbe avuto comportamenti analoghi anche con altri ragazzi».
Nella denuncia si legge anche che la maestra ”griderebbe frequentemente”. Da quel giorno il bambino non è più andato a scuola. La mamma e buona parte degli altri genitori di questa classe speravano che la supplente non riprendesse le lezioni dopo le vacanze di Natale. Invece, resterà almeno fino al 28 gennaio. In seguito all’accaduto il bambino, sostiene la mamma, sarebbe rimasto vittima di uno stress psico- fisico tanto da essere sottoposto a ripetute visite pediatriche. La mamma ammette di aver insultato e tirato i capelli alla maestra.
«Ho fatto a lei quello che lei ha fatto a mio figlio», spiega. Nel pomeriggio di martedì 11 gennaio all’oratorio San Michele si è svolta un’assemblea dei genitori. Invitata, non si è presentata la preside Maria Raciti che pure in precedenza avrebbe garantito la propria disponibilità. Era presente invece la supplente che messa a confronto con la mamma ”nega i fatti asserendo di usare soltanto un tono più alto di voce per contenere la vivacità dei bambini”.
I genitori fanno presente che tutti i ”bambini affermano di aver visto l’episodio in questione e di aver notato scatti d’ira con conseguente perdita di controllo”. Realtà o fantasie dei bambini? Realtà, secondo le mamme. Non tutte, però. Nel periodo in cui è maturata questa vicenda le mamme hanno più volte chiesto un incontro con la preside.
«Ma la preside si concede con estrema riluttanza», sottolineano i genitori. La supplente, subentrata alla titolare - costretta a un periodo di malattia - presta servizio dal 2 novembre. I genitori non vogliono più quella supplente, ma il fronte non è compatto. Nel frattempo il bambino è ancora assente dalle lezioni. Ora la dirigenza della scuola ha assunto i primi provvedimenti ma nega decisamente la versione dei fatti delle mamme coinvolte.
«Oggi incontreremo la mamma del bambino e nei giorni successivi organizzeremo un incontro con i genitori della classe. Si sta ingigantendo un caso che non deve esistere. La scuola ha sempre operato nel massimo rispetto delle procedure. È assolutamente infondato quanto asserito dalle mamme. La scuola Duca d’Aosta è un’istituzione seria, dove la qualità dell’insegnamento e la dedizione del corpo docente è a livello di eccellenza ». La vicaria della scuola Duca d’Aosta, Mara Grani, nega dunque categoricamente quanto asserito dalle mamme.
«La supplente è un insegnante con diversi anni di insegnamento alle spalle - spiega la dirigente -, brava e molto attaccata al suo lavoro che affronta con professionalità. Mai e poi mai si è resa protagonista dei fatti che le vengono attribuiti da alcuni genitori. Anzi. In ogni caso, proprio perché la nostra volontà è di rasserenare la situazione, da alcuni giorni alla supplente è stata garantita la compresenza, ovvero non sarà in classe da sola ma sarà affiancata da colleghi e procederà con i programmi didattici prestabiliti».
Mi appello dunque - aggiunge la dirigente vicaria - ai genitori affinché stemperino queste tensioni che si riflettono gravemente sui bambini, i quali - posso testimoniarlo io - quando vedono la supplente le corrono incontro per abbracciarla. Se un problema c’è stato non è certo suscitando un tale clamore che si risolve. Sia chiaro inoltre che in questa scuola nessun bambino è stato mai offeso né fatto oggetto di atteggiamenti aggressivi da parte degli insegnanti O di chiunque operi con loro. Non è vero inoltre come è stato riferito che i bambini per punizione siano allontanati dalla classe. Figuriamoci».
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