Monfalcone e Grado nel triangolo della contraffazione con la Campania
MONFALCONE La Compagnia della Guardia di Finanza di Monfalcone (Gorizia), al termine di un’indagine durata più di un anno, ha sequestrato oltre 1.500 articoli ed accessori di abbigliamento con marchi contraffatti, che venduti al valore di mercato, avrebbero fruttato un guadagno di circa 100mila euro.
Sono stati sequestrati anche 40 dispositivi di telefonia mobile, tablet e pc usati per la vendita dei prodotti, nonchè 14 carte pre-pagate impiegate per l’accredito degli importi relativi agli acquisti dei capi eaccessori falsi. Ad oggi, risultano indagati 40 soggetti per i reati di contraffazione, di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e di ricettazione.
Per 16 di questi (residenti in Campania) dediti alla produzione ed alla commercializzazione della merce, l’autorità giudiziaria ha riconosciuto l’ipotesi dell’associazione a delinquere. Inoltre, per un residente a Grado, individuato quale «referente» della compagine criminale, il Gip di Gorizia ha disposto la misura cautelare in carcere, eseguita nei mesi scorsi dai finanzieri di Monfalcone.
L’operazione, denominata «Via della Seta», ha avuto origine dopo un controllo a Monfalcone di un’autovettura
condotta da una persona residente nella provincia di Trieste.
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