Monfalcone, disoccupate al posto dei nonni-vigile

Coop sociale per il servizio di sorveglianza davanti alle scuole. Impiegate donne in difficoltà economica
Un nonno-vigile davanti a una scuola
Un nonno-vigile davanti a una scuola

MONFALCONE Niente “nonni vigile”, ora a garantire la sorveglianza davanti alle scuole scenderanno in campo le donne disoccupate o in stato di difficoltà economica. Lo ha deciso l’amministrazione comunale, che ritiene di dover continuare a mantenere il servizio, affidandosi a una cooperativa sociale. Il tutto dopo la procedura andata deserta, a fronte di 8mila euro a disposizione. L’ultimo bando aveva fatto scaturire peraltro la polemica in ordine alla ridefinizione dei criteri in termini di età, fissata al di sotto dei 70 anni, e all’importo economico proposto dall’ente locale, tanto che l’associazione di volontari del Dopolavoro ferroviario non s’è ripresentata.

Ma l’amministrazione vuole andare avanti comunque. Con ciò addivenendo al raggiungimento di due obiettivi: assicurare la sorveglianza esterna agli istituti scolastici e venire incontro, pur nel limite delle risorse, a persone alle prese con problemi di natura economica. L’amministrazione ha pertanto intrapreso un nuovo percorso, al momento volto a coprire il servizio fino a fine anno. Una decisione alternativa, attraverso la ricerca di una cooperativa sociale alla quale sarà affidata l’organizzazione del servizio, con il reperimento delle persone interessate. In particolare, dunque, le donne. L’ente locale ha individuato una cooperativa idonea e sta valutando la procedura per avviare quanto prima l’affidamento del servizio. Le volontarie saranno operative presumbilmente tra la fine del mese e metà novembre. Qualora la formula risulterà funzionale ed efficace, l’amministrazione intende riproporla anche per il prossimo anno.

Le risorse protranno essere aumentate, in sede di variazione di bilancio, in virtù del fatto, come ha spiegato l’assessore Francesco Martinelli, che questa modalità permette di raggiungere due obiettivi, unendo alla garanzia del servizio anche uno scopo di valenza sociale. Martinelli conferma: «Come è stato comunicato in Consiglio comunale, l’amministrazione non intende abbandonare il servizio di vigilanza all’esterno delle sedi scolastiche, un percorso storico per la nostra città che era stato avviato, anche assieme ad altri Comuni, con il coinvolgimento delle associazioni del territorio. Abbiamo pertanto intrapreso questo nuovo percorso, puntando in particolare sull’impiego di donne in difficoltà.

Si tratta, pertanto, di una misura di sostegno attivo al reddito. La cooperativa sociale, anche attraverso i dati dell’Ufficio del lavoro, provvederà a reclutare le persone, ma i nostri Uffici saranno comunque a disposizione per eventuali manifestazioni di interesse, anche via mail, per poi girare le segnalazioni alla cooperativa». Martinelli non entra nel merito della scelta assunta dai “nonni vigile” di rinunciare a farsi carico del servizio, ma afferma: «Voglio comunque ringraziare i volontari che in tanti anni hanno messo a disposizione il loro costante e apprezzato impegno. Riconosco che, pur trattandosi di un’ora al giorno per due presenze di mezz’ora davanti alle scuole, in ogni condizione meteorologica, non è semplice. Ma il servizio va ripristinato».

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