Monfalcone, corso del Popolo chiuso per sei mesi

I lavori di ripavimentazione della storica strada prenderanno il via a metà gennaio per non interferire sui saldi. Lo stop al traffico “rispetterà” il Teatro
Di Laura Blasich
Altran Monfalcone-CORSO DEL POPOLO DISSESTATO-MONFALCONE-Foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone-CORSO DEL POPOLO DISSESTATO-MONFALCONE-Foto di Katia Bonaventura

Corso del Popolo sarà chiuso per lavori dalla metà del prossimo mese fino a tutto giugno. Anche se non in modo “integrale”. Il rifacimento sarà effettuato in due tranche, così da garantire l’accessibilità del teatro ai mezzi che trasportano scenografie e strumenti musicali fino alla fine della stagione del teatro Comunale. L’amministrazione comunale, che ha fatto il punto anche in questi giorni con commercianti e L’Azienda provinciale trasporti, ha deciso inoltre di non fai coincidere l’inizio dell’intervento con quello dei saldi.

L’avvio è comunque previsto solo una settimana dopo la partenza delle svendite, ma a compensare la perdita della sosta in corso ci sarà la creazione di parcheggi a pettine in viale San Marco, trasformato durante tutta la durata dei lavori a senso unico dall’incrocio con via Matteotti in direzione di via Toti e della stazione ferroviaria.

«L’intenzione è quella di far partire lavori e nuova sosta assieme», afferma l’assessore all’Urbanistica e lavori pubblici Massimo Schiavo. Il Comune conta di creare un’ottantina di posti auto in viale San Marco contro la quarantina al momento esistente in corso del Popolo grazie all’istituzione del senso unico.

Non saranno realizzati solo i parcheggi previsti in prossità dell’incrocio con via Fratelli Rosselli che dipendevano dalla demolizione della pista ciclabile. «L’intervento rientrava nel progetto Pisus e a quei fondi è legato - spiega l’assessore Schiavo -. La Regione comunicherà però solo in questi giorni se il nostro progetto è stato o meno finanziato ed eventualmente con quanto».

In assenza di notizie sull’accesso o meno ai fondi europei del progetto Pisus, il rifacimento di corso del Popolo consisterà nella sostituzione del degradatissimo fondo stradale con una spesa attorno ai 450mila euro.

La carreggiata sarà rifatta a dorso d’asino, sostituendo i cubetti di porfido attuali con nuove pietre provenienti dal Trentino.

Sempre che arrivino i fondi aggiuntivi dell’Unione europea attraverso il progetto Pisus, la riqualificazione pensata dalla giunta comunale potrebbe però estendersi all’arredo urbano con la realizzazione di una copertura parziale della via.

In questi giorni l’amministrazione si è confrontata intanto con Apt per definire la riorganizzazione delle linee di trasporto pubblico locale imposte dalla chiusura di corso del Popolo.

«I bus, come tutti gli altri mezzi, saliranno lungo viale San Marco in direzione della stazione - riferisce l’assessore Schiavo - per ritornare verso il centro lungo via Marziale che pèeraltro è già a senso unico». Il vero punto di crisi della soluzione adottata potrebbe quindi essere l’incrocio tra via Marziale e via Matteotti.

Per ora la riorganizzazione della viabilità è comunque legata ai lavori, anche se potrebbe essere definitiva nel caso in cui lo diventasse la chiusura del corso.

Una decisione non è però ancora stata presa. «Se resterà definitivo, è da vedere con i commercianti - aveva ribadito qualche tempo fa l’assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici Massimo Schiavo -. Certo è che il corso rimarrà chiuso per cinque-sei mesi e quindi c’è il tempo per decidere cosa fare».

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