Monfalcone, bimbo scompare sulla Rocca. Ricerche, ma era tornato a casa
MONFALCONE Il tempo di allontanarsi con il suo bastone e la mascherina, nel compiere la curvatura del percorso attorno alla Rocca, e del bambino, di 7 anni, non c’era più traccia. Il padre ha affrettato il passo credendo di poterlo individuare, doveva pure essersi fermato, visto che assieme alla moglie e alla sorellina con il loro cagnolino, lo stavano precedendo durante la camminata. Eppure compiuta la circonferenza del sentiero, l’uomo s’è ritrovato davanti all’ingresso della piccola fortezza simbolo della città senza neppure riuscire a intravederlo. È partito l’allarme, una vera e propria mobilitazione s’è materializzata sulla Rocca, tra vigili del fuoco, carabinieri, polizia e gli uomini del soccorso alpino speleologico.
Un via vai di vetture e mezzi, ad organizzare le ricerche. Sembrava sparito nel nulla, l’area della Rocca animata da gruppi e famigliole ma il bambino, o quantomeno la sagoma del piccolo non era neanche infilata tra i visitatori, che a grappoli salivano o scendevano verso il piazzale del parcheggio sottostante, ignari di cosa stesse accadendo se non quando sono arrivati i soccorsi e le forze dell’ordine.
A terra solo il bastone e la mascherina del piccolo. Dove mai poteva essere andato? Poi una traccia, un ragazzino lo aveva visto scendere in direzione dell’uscita dalla Rocca. Nell’arco di una mezz’ora è scaturito il cessato allarme. Il bambino è stato ritrovato. Lo ha individuato la polizia, quando parte delle ricerche s’erano indirizzate in città, sulla scorta delle indicazioni fornite dal ragazzino. Il piccolo era a pochi passi da casa, in via San Vito. Ha percorso a ritroso la strada del rientro.
E mentre il padre lo stava raggiungendo, il figlio veniva riportato alla Rocca dove c’erano ad attenderlo la mamma e la sorellina che teneva al guinzaglio il cagnolino. Ricerche sospese, con grande sollievo di tutti.
È accaduto tra le 13 e le 14 di ieri. La famigliola era partita da casa in tarda mattinata. Arrivati a destinazione, hanno intrapreso il sentiero che corre tra la vegetazione carsica attorno alla fortezza. Mamma e figlia con il cagnolino stavano precedendo il padre e il bambino. Il piccolo s’era appena allontanato, «lo tenevo d’occhio seguendolo con lo sguardo», ha spiegato l’uomo.
Poi, l’incurvatura del sentiero ed è stato come se il bambino si fosse volatilizzato. L’uomo ha raggiunto la zona d’ingresso della Rocca. È tornato indietro, temendo che il figlio si fosse addentrato nella boscaglia. Ha provato a cercarlo un po’ in tutte le direzioni. L’hanno chiamato pensando che fosse nei paraggi. Niente.
A quel punto i genitori si sono affidati ai soccorsi. È giunta una squadra dei vigili del fuoco di Monfalcone con tre mezzi, tra cui una campagnola e un Aps. A ruota l’arrivo di carabinieri, polizia ed il soccorso alpino.
C’è chi, notando che la famigliola stava cercando qualcosa, s’è informato di quanto stava accadendo. Al ragazzino che stava salendo gli è stato chiesto se avesse visto un bambino solo procedere nella direzione opposta. Affermativo, lo ha anche descritto.
Le direzioni di ricerca si sono spinte in città, il papà s’era già messo in moto. Al cessato allarme la donna ha chiamato il marito al cellulare: “Lo hanno trovato, hai saputo? Era quasi a casa. Lo stanno riportando qui”. L’uomo ne era al corrente.—
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