Monfalcone, arrivano in città i vigilantes della notte

Saranno operativi da metà gennaio. Copertura di 120 ore mensili nelle aree più critiche del centro e a Marina Julia
Bonaventura Monfalcone-29.11.2017 Via Sant'Ambrogio e Piazzetta Montes-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-29.11.2017 Via Sant'Ambrogio e Piazzetta Montes-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE È in arrivo la vigilanza notturna affidata a professionisti privati e armati. Prenderanno servizio il 15 gennaio. Il nuovo step rientrante nell’operazione complessiva improntata alla sicurezza e alle misure anti-degrado messe in campo dall’amministrazione comunale, ora chiude il cerchio in ordine alle azioni di sorveglianza del territorio comunale. Ai controlli già garantiti dalle forze dell’ordine e dalla Polizia locale, verrà ora introdotta una sorveglianza mirata e puntuale sulle zone della città più esposte a situazioni di deterioramento urbano. L’amministrazione vuole dare un taglio netto alle latrine a cielo aperto, agli spazi eletti a ricettacoli di rifiuti e “scorribande”, ai danni al patrimonio pubblico e privato. La relativa delibera sarà approvata nella prossima riunione di giunta.

Dopo l’intensificazione della presenza delle forze dell’ordine, con i carabinieri e la polizia, al fine di disincentivare gli assembramenti nell’area del centro, tra via Sant’Ambrogio e le vie limitrofe fino a piazzetta Montes, alla quale si è affiancato il potenziamento dell’attività da parte della Municipale attraverso la squadra anti-degrado, in servizio fino alle 20 durante l’inverno e fino alle 22 nella stagione estiva, viene dunque attivata la “copertura” notturna.

Il servizio di vigilanza si avvarrà di professionisti abilitati appartenenti ad una società risultata aggiudicataria della gara d’appalto indetta dalla Regione, attraverso una convenzione. Il progetto, frutto del confronto tra la Polizia municipale e le forze dell’ordine, ma anche con i cittadini, di una pianificazione circa le zone rilevate più critiche della città, nonché di sopralluoghi, contempla i dettagli operativi, i requisiti e le caratteristiche del servizio tarato sulle esigenze del territorio monfalconese.

Sono state individuate le aree “sensibili” che saranno sottoposte alla vigilanza. Si tratta di via Sant’Ambrogio, la zona del Duomo, piazzetta Montes, piazza Falcone Borsellino, via Atleti Azzurri d’Italia, Borgo Rosta, via dell’Istria, il parco della Rimembranza, salita Granatieri, via Virgigliana, salita alla Rocca, il parcheggio multipiano di via della Resistenza e Marina Julia. Zone dunque ritenute di “maggior degrado” per le quali si rende opportuno il monitoraggio notturno. Il servizio dei vigilantes osserverà orari flessibili, quindi diversificati, nell’ambito della settimana. Si parla di una copertura massima dalle 20 alle 3 di notte ad una minima dalle 21 fino all’una di notte. Fasce orarie alternate, con maggiore espansione nel weekend, rispetto ai giorni feriali. L’attività di vigilanza sarà comunque “rivisitata” in base alle necessità e ai periodi dell’anno. Ogni mese quindi potrà avere una programmazione diversa. Il servizio sarà garantito per 120 ore complessive mensili.

La sorveglianza prevede un presidio itinerante del vigilantes che, con il proprio veicolo di servizio, stazionerà nelle zone definite. Il tutto in sintonia con la Polizia locale. Il comandante Rudi Bagatto ha già incontrato i professionisti che hanno visionato direttamente le aree.

Il sindaco Anna Maria Cisint ha osservato: «Il progetto risponde alle esigenze segnalate dai cittadini in merito alla sicurezza urbana e alla prevenzione dei reati, in particolare circa gli atti lesivi delle proprietà private, ma anche pubbliche. Ciò prendendo atto peraltro della percezione di insicurezza rappresentata dai monfalconesi. Per questi motivi e per rendere fruibile la città, abbiamo scelto il servizio dei vigilantes notturni dislocati nei punti critici della città. Un servizio suppletivo, quindi, in affiancamento ai controlli già garantiti dalla Polizia locale e dalle forze dell’ordine». È «un ulteriore tassello», lo ha definito il primo cittadino, inserito nel «puzzle di un complessivo sistema organizzativo».

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