Monfalcone, arriva il premio da un milione per i 254 dipendenti comunali

La fetta più consistente spetta ai quattro dirigenti con gli incentivi della produttività per 131 mila euro che vanno da un massimo di 41 mila a un minino di 20 mila euro
Bonaventura Monfalcone-05.05.2018 Inaugurazione Municipio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-05.05.2018 Inaugurazione Municipio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Natale in Comune: si brinda sotto l’albero per l’arrivo dei premi produttività. In ballo quasi un milione di euro in tutto. Ma la fetta più larga se la contendono i dirigenti, con future liquidazioni che ora, in astratto, vanno secondo la recentissima determina affissa all’albo pretorio da un minimo di 20 mila a un massimo di 41 mila euro. Tra le strenne, colletti bianchi e operai del settore pubblico, dunque troveranno oltre alla consueta tredicesima – un bonus spettante anche ai lavoratori in campo privato – i cosiddetti “compensi incentivanti la produttività”, relativi al 2018. Quota modulata in via crescente dai dipendenti con inquadramento più basso fino ai quadri.

Per i comunali con ruolo non dirigenziale (al massimo con qualifica di funzionari) c’è in ballo un fondo che, globalmente, ammonta a circa 800 mila euro. Qui c’è il premio per il giardiniere che pota le piante dell’ente, per l’elettricista che risolve i black-out, per l’assistente sociale, l’impiegata, la segretaria del sindaco. Relativamente alle mansioni dirigenziali, invece, la somma è sensibilmente inferiore nell’ammontare complessivo, ma decisamente più elevata singolarmente. Il premio produttività più consistente va a Licinio Gardin, peraltro fuoriuscito lo scorso 31 dicembre dal palazzo di piazza della Repubblica, ma come detto il riconoscimento è riferito alla passata annualità. All’ex dirigente dell’Area supporto e sviluppo, alle dipendenze dell’ente dal 2014 a fine 2018, spettano infatti sulla carta 41.668,19 euro. Incalza subito dopo il segretario generale Francesca Finco con 36.760,88 euro, quindi Paola Tessaris, al timone dell’Area sociale e culturale, con 32.645,63 euro. Infine Marco Mantini, dirigente dell’Area finanziaria, che si dovrà “accontentare” di 20.211,32 euro. In totale, quindi, un impegno di 131.286,02 euro. Un impegno di spesa, appunto. Nelle previsioni della determina queste sono infatti le cifre massime cui il personale può ambire. Saranno poi le valutazioni sui singoli dirigenti e il numero dei provvedimenti firmati a stabilire l’esatto ammontare del premio, magari alla fine anche significativamente inferiore.

Come già reso noto a gennaio è comunque Tessaris la figura apicale meglio stipendiata del Comune. Il titolo di Paperon de’ Paperoni le deriva dal salario in assoluto più elevato: 87.614,20 euro lordi. Quindi Mantini, assunto il 1° dicembre 2017, con 85.414,20 euro, e Finco (79.544,74 euro). Tornando all’apparato generale, per un organico modulato su 290 dipendenti, dal 1° settembre di effettivi sul campo ne sono rimasti – complice quota 100 – 254: 36 le caselle vacanti che, in un’autentica corsa a mobilità e concorsi, l’ente dovrà nei mesi riempire. E fino all’estate 2020 la pianta standard non verrà ripristinata. –


 

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