Monfalcone, alla scoperta del nuovo municipio: balcone del Consiglio con vista sulla piazza

Il cronoprogramma scandisce gli interventi che separano da qui alla primavera 2018 che vedrà “rinascere” il municipio dopo il lungo percorso di messa in sicurezza e ristrutturazione seguendo i “precetti” della Soprintendenza.
Ieri mattina il sindaco Anna Maria Cisint assieme al suo vice Giuseppe Nicoli ha eseguito un sopralluogo, accompagnata dall’ingegner Edino Valcovich, coordinatore del progetto, l’ingegner Marco Giordani, direttore dei lavori, ed il perito Stefano Prudente, direttore del cantiere affidato alla Ici Coop.
Una visita che ha consegnato una chiara fisionomia dei volumi e dell’organizzazione degli spazi, rispettando le caratteristiche dello storico edificio.
L’ultimazione dei lavori è fissata a novembre 2017. Seguiranno i collaudi, fino a gennaio 2018. Nel frattempo l’amministrazione esperirà il bando per l’affidamento della gestione del bar. «Il bando - hanno spiegato Cisint e Nicoli - sarà emesso verso metà giugno. Contiamo di poterlo assegnare entro novembre», coincidente quindi con l’ultimazione dei lavori del municipio. Tenendo conto dell’allestimento con i relativi arredi, la consegna “chiavi in mano” potrebbe collocarsi a febbraio 2018. L’intenzione, hanno osservato Cisint e Nicoli, è procedere parallelamente con la sede municipale e l’annesso pubblico esercizio.
La conclusione del trasloco degli uffici di rappresentanza e amministrativi è infatti prevista sempre per febbraio del prossimo anno. «Tra marzo e aprile - ha aggiunto Cisint -, comunque per Pasqua 2018, la giunta e il personale degli uffici comunali potrebbero entrare. Con il punto informazioni e la saletta riservata di lettura vogliamo che la piazza venga rivitalizzata e frequentata dai cittadini. Il tutto anche attraverso una riqualificazione della piazza, di via Rosselli e di via Sant’Ambrogio».
Il sindaco ha prospettato l’agenda 2017. «L’obiettivo è quello di razionalizzare gli spazi del municipio per valorizzare le risorse umane e garantire ai cittadini luoghi di riferimento chiari e univoci. Si tratta quindi di riprogrammare la logistica delle sedi comunali». Il bar, accessibile anche dall’atrio del municipio, è anticipato dalla saletta di lettura, espressamente studiata e voluta. Lo spazio del pubblico esercizio è condiviso dal punto informativo e s’affaccia sui reperti archeologici dell’area museale giocando sulla trasparenza di un’ampia vetrata.
«Ci siamo riappropriati di un pezzo di storia cittadina», ha detto Cisint. Giacomo Pacor, nel suo volume del 1892 “Monfalcone e il suo territorio”, definiva il Caffè Municipio «il più bello della provincia». Grazie alla vetrata il colpo d’occhio sarà appannaggio del museo con il suo impianto medioevale, le mura e i preziosi reperti. L’atrio dell’edificio municipale conferma le sue geometrie e lo scalone è stato ridefinito, in coerenza con i serramenti e le trasparenze. Il cavedio, dotato sempre di copertura in vetro antincendio, verrà “riempito” da sfere luminose. L’ufficio del sindaco è stato invece spostato, in affaccio ad angolo sulla piazza. Rispettata la location della sala consigliare con il grande balcone, elemento centrale. Tonalità grigio-bianche ad evidenziare i caratteri dell’edificio.
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