Monfalcone, al via il cantiere per il rifacimento degli argini a Marina Nova
MONFALCONE Baia di Panzano, sminamento a Marina Nova, buona la prima. La riqualificazione dell’argine parte da qui, dalle prime verifiche sull’operatività a mare. L’assenza di residuati a suggellare la nuova posa delle palancole (le barriere di acciaio che unite costituiscono l’argine), per un cantiere in due sessioni dell’importo totale di 1,2 milioni di euro, che restituirà nuova funzionalità all’area, a beneficio di cinque attività di pesca professionale lì radicate e dei tanti diportisti. Restituzione degli spazi acquei fissata a fine aprile per il primo lotto, chiusura della partita il 23 maggio, giusto agli sgoccioli dell’avvio della stagione balneare 2021. Per la quale l’amministrazione ha in serbo alcune novità a Marina Julia (oltre al maxi progetto, sul medio e lungo termine, collegato anche alle terme) per l’intrattenimento di bambini e adolescenti, con l’importazione del modello Croazia (tutto ancora da verificare): la stesura di gonfiabili e scivoli extra large sulla cresta del mare.
Ma prima le opere per la sicurezza e, in previsione, l’eliminazione, lungo il canale di Marina Nova, del “ristagno” di acque che «trasforma la baia nella Bretagna, dove per uscire o entrare si deve attendere la giusta marea: suggestivo, ma assai poco pratico per i pescatori e diportisti», dice il sindaco. Infatti è in programma venerdì un sopralluogo con l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro e il responsabile della relativa Direzione centrale Massimo Canali per capire come trattare e rimuovere i detriti che si sono depositati in un’area un tempo oggetto di ricircolo delle acque e ora «pressoché tombata», sempre Anna Cisint. Vertice finalizzato a chiarire se nella “pulizia” del canale si potrà semplicemente rimuovere il materiale depositato oppure procedere attraverso un vero e proprio escavo, con annesse lungaggini in termini procedurali. Proiezioni sono già state fatte dal Csem, che opererebbe per conto della Regione in delegazione amministrativa intersoggettiva.
Intanto lunedì è partito il primo lotto di lavori, per un quadro economico di 707 mila euro finanziato dal Dipartimento di Protezione civile, seguiti dall’ingegner Enrico Englaro, dirigente comunale dell’Area tecnica. L’opera riguarda la zona interna di costa, dove sorgono i casoni di Marina nova, verso il bacino. Si prevede la realizzazione di nuove palancole a consolidamento della sponda naturale, teatro di cedimenti e oggi priva di protezioni. Sarà posto, rileva Englaro, «anche un rivestimento protettivo in calcestruzzo, sul lato mare, nonché un cordolo superiore a formare una banchina di camminamento per circa 150 metri». Insomma, un breve tratto di promenade sul golfo. La prima fase, terminata da poco, ha riguardato appunto la bonifica bellica, poiché tutta l’area del bacino, durante i conflitti mondiali, ha patito assidui bombardamenti. La ditta specializzata, Ediltecnica, non ha riscontrato alcun residuato. Prossimo step, la settimana entrante, con l’infissione delle palancole, a cura della ditta appaltatrice Costruzioni Carlo Boer di Teolo. Si esaurirà, con il completamento delle finiture, appunto il 23 maggio. Quindi il secondo lotto da 450 mila euro, sempre per la messa in sicurezza dai fenomeni di erosione causati dalla mareggiate, ma nell’area esterna del porticciolo dei pescatori, verso il mare aperto. Dopo la bonifica (operativa da martedì a sabato prossimo), si provvederà alla sostituzione delle vecchie palancole arrugginite con altre più lunghe e ancorate con tiranti verso terra. Inoltre la posa, pure qui, di una banchina di camminamento. Opera la Mingotti T. srl di Tavagnacco, con deadline il 16 maggio. Ultima fase, ma se ne parla a settembre, la sistemazione della parte a mare oltre il canale, a ridosso dei casoni dei pescatori, attingendo a fondi europei per 350 mila euro. Dunque una partita globale, per sistemare Marina Nova, da 1,5 milioni. «Interventi attesi e importanti per garantire la sicurezza del litorale», conclude il sindaco dopo il recente sopralluogo con la Società kayak canoa Monfalcone e l’associazione sportiva Casoneri Panzano. —
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