Monfalcone, Adriastrade si allarga ma lo stagno è salvo

Il Consorzio industriale porta a casa il raddoppio della linea ferroviaria. L’accordo in Regione deve ancora essere firmato
Bonaventura Monfalcone-30.07.2017 Laghetto dell'Enel-Lisert-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-30.07.2017 Laghetto dell'Enel-Lisert-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE Adriastrade potrà ampliare il proprio sito al Lisert, ma non a scapito dello stagno del Lisert. La zona umida, nata da un invaso artificale e divenuta sempre più ricca di avifauna selvatica di pregio, sarà tutelata assieme a una fascia compresa tra il retro delle aziende che insistono su via Timavo e la strada bianca retrostante la cassa di colmata e tra il sito di Cimolai e il canale del Locovaz. Nello stesso tempo non ci saranno dubbi sulla destinazione industriale di altri 89 ettari della zona Lisert.



È quanto è emerso dal tavolo di confronto convocato ieri a Trieste dagli assessori regionali alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro e all’Ambiente Sara Vito con tutti i soggetti interessati (quindi Comune, Consorzio industriale, Azienda porto) a vedere definiti in modo chiaro gli ambiti di azione dell’industria e quelli di tutela dell’ambiente. Un punto su cui tutti si trovano d’accordo. Sui percorsi e le modalità, oltre che sui tempi, per raggiungere l’obiettivo c’è, però, meno sintonia.

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Anche perché il “patto” va ancora messo nero su bianco. Se il Consorzio industriale pare del tutto in linea con la soluzione proposta dalla Regione, il Comune, per voce dell’assessore all’Urbanistica e vicesindaco Giuseppe Nicoli, non teme a definirla «eccessiva», anche perché slegata dal Piano regolatore del porto. Secondo l’Azienda speciale porto, la proposta che la Regione formalizzerà (anche su richiesta della stesa Aspm) andrà valutata assieme all’Autorità portuale di sistema e agli industriali, due soggetti ieri non presenti al tavolo. «Se quelle aree hanno un futuro è nella logistica e nella portualità», ha affermato il direttore dell’Azienda porto, Sergio Signore.


Il Consorzio industriale è uscito invece soddisfatto dal confronto in Regione con gli assessori Santoro e Vito. «Era necessario da tempo si definissero le aree di competenza industriale e ambientale», ha affermato il presidente del Csim, Enzo Lorenzon.

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Bonaventura Monfalcone-30.07.2017 Laghetto dell'Enel-Lisert-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

La soluzione individuata dalla Regione per il Consorzio ha il pregio di eliminare una volta per tutte le problematiche cui sono andate incontro, anche di recente (vedi appunto il caso di Adriastrade), le aziende che volevano investire nell’area, ampliandosi. All’industria, come conferma Lorenzon, rimarranno a disposizione 90 ettari e nello stesso tempo «si garantirà la tutela ambientale di realtà naturalistiche di pregio, come lo stagno Enel». Verrà salvaguardato anche l’eventuale raddoppio del binario ferroviario che corre all’interno dell’area da sottoporre a tutela.

Sui distinguo che, però, ci sono stati la Regione glissa. L’incontro, secondo la nota rilasciata dalla Regione, ha consentito alle due esponenti della giunta di riscontrare la condivisione di massima dei presenti sul progetto di salvaguardia dell’area. Il prossimo passo sarà, quindi, «la formulazione, da parte dell’esecutivo, della proposta». In particolare, l’assessore all’Ambiente, Sara Vito, ha evidenziato che la riunione ha permesso di fare un passo avanti per l’individuazione di una cornice amministrativa attinente agli strumenti urbanistici in essere, chiara e condivisa, per fare in modo che le necessità di valorizzazione dell’ambiente e lo sviluppo industriale possano coesistere e assicurare chiarezza sulla destinazione dell’area «così com’è richiesto sia dal mondo ambientalista sia da quello delle imprese». La Regione inizierà quindi un percorso amministrativo che l’assessore Vito ha auspicato si possa concludere entro l’anno, «in modo da poter garantire lo sviluppo di questo territorio per i prossimi anni». L’assessore Vito ha poi sottolineato il peso della condivisione della proposta da parte del Consorzio.

«Si tratta di un tema importante – ha detto l’assessore Santoro – che costringe a una valutazione attenta degli aspetti geomorfologici, naturalistici e insediativi: da ciò è nata una proposta da condividere con il Consorzio industriale, nella logica di poter individuare regole chiare per la definizione della tutela della zona del Lisert. In modo che il futuro – ha concluso – per questo territorio, possa essere molto più certo sia dal punto di vista del diritto, che delle cose che vi si possono fare, anche per tutti gli imprenditori che vorranno investire in un’area così importante».

 

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