Monfalcone, 73 multe ai ciclisti senza luce (quasi tutti stranieri)
MONFALCONE Mai troverà clemenza, l’amministrazione Cisint, per i ciclisti che sfrecciano contromano, snobbano la pista dedicata e soprattutto scordano di accendere o, peggio ancora, acquistare e installare le luci per girare la città di notte. Come il giudice Coméliau per il commissario Maigret, i trasgressori sulle due ruote raccolgono scarsa simpatia, sono insomma il “nemico”. E se le raccomandazioni, il perfezionamento della segnaletica, il proliferare di cartelli e perfino la manutenzione delle strade non irreggimenta gli habitué della bicicletta che soprattutto per lavoro, ma non solo, attraversano i circuiti urbani allora non resta – stando all’amministrazione – che ricorrere periodicamente al controllo a sorpresa. E a tappeto.
Si inquadra così l’attività straordinaria messa in campo la scorsa settimana dal comando di via fratelli Rosselli, con cinque giorni di appostamenti ad hoc in diversi punti della città, da lunedì scorso a venerdì, quindi in periodo feriale. Verifiche maturate dalle «numerose segnalazioni» pervenute alla Polizia locale sulle «frotte di bici senza luci che creano pericolo agli stessi conducenti e a quelli di veicoli e moto che li incrociano». Così almeno viene asserito.
Svariate le ore di controlli dopo le 17.30 e in una giornata anche all’alba, verso le 6, durante il lasso di oscurità, effettuate. In supporto è intervenuta anche la Polizia di Stato, che con personale del commissariato di via Foscolo ha contribuito all’operazione.
Dunque solo dalla Municipale 73 ciclisti sanzionati, per una media aritmetica di quasi 15 verbali al giorno: tutti a causa del mancato uso delle luci. L’articolo 68 del Codice della strada stabilisce infatti che le biciclette debbano essere dotate, oltre che di pneumatici, di freni e di un campanello, pure di particolari dispositivi per le segnalazioni visive. E in caso appunto di assenza può fioccare una sanzione amministrativa da 24 a 97 euro.
«Effettuando questi controlli ogni giorno – riferisce il comandante della Polizia locale Rudi Bagatto – la situazione è progressivamente migliorata e infatti abbiamo constatato un maggior numero di bici dotate di luci verso il fine settimana. Mentre all’inizio, allertate dai posti di blocco, si sono viste molte persone condurre il mezzo a mano per centinaia di metri».
I vigili si sono appostati, tra gli altri posti, in viale Callisto Cosulich, in via Bonavia (altezza tennis), in viale San Marco (zona Gabbiano).
«Rispetto a due anni fa – commenta il sindaco Anna Cisint – le violazioni sono diminuite e per esempio si sono riscontrate condotte più rispettose di sensi unici e direzioni di marcia. Detto ciò, il fenomeno purtroppo ancora esiste ed è per questo che si sono svolti i controlli». «Nessun accanimento verso la categoria – prosegue –, semplicemente la necessità di perseguire la sicurezza di tutti, evitando sinistri che poi rovinano la vita a chi conduce la bici e, se travolto, si procura lesioni o al guidatore dell’altro mezzo. Che, con la nuova normativa sulle lesioni gravi e l’omicidio stradale, rischia pene molto severe. A ogni modo, oltre alla presente, nel 2020 potenzieremo ancora la cartellonistica e segnaletica stradale in città». Sempre stando a Cisint «il 95% dei sanzionati è straniero».
Che le biciclette siano “sorvegliate” speciali non è fatto eccezionale da quando si è insediata l’amministrazione di centrodestra. In attesa del report relativo al 2019, che si potrà avere solo dopo fine anno, la vigilanza sul rispetto delle norme per questa particolare utenza della strada ha visto l’anno scorso il monitoraggio di 622 ciclisti, per circa la metà dei quali, nel dettaglio 314, è stato staccato un verbale. —
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