Monassi si prenota la presidenza di Ttp

L’indiscrezione pubblicata dall’Avvisatore Marittimo di Genova. E - sempre secondo la stampa ligure - Paoletti pronto a inserire il proprio nome nella terna portuale
Una crociera alla Stazione marittima
Una crociera alla Stazione marittima

Monassi candida Monassi. Paoletti candida Paoletti. Un corto circuito di autocandidature rischia di far saltare il Porto di Trieste. Uno scambio di poltrone (Authority per Ttp), ma forse anche l’incrinatura di un sodalizio quasi matrimoniale tra il presidente della Cciaa e Nostra signora del Porto. L’indiscrezione arriva ieri dalla prima pagina dell’”Avvisatore Marittimo”, quotidiano indipendente di informazioni marittime e politica economica di Genova. “Ttp, Monassi candida Monassi”: il titolone sotto l’occhiello “Giochi di potere”. E come sommario: «La presidente (in scadenza) di Trieste si propone per il Terminal Passeggeri”.

«Secondo indiscrezioni triestine, il presidente dell’Autorità portuale di Trieste, Marina Monassi, avrebbe trovato cosa fare alla scadenza del suo mandato alla guida della Torre del Lloyd, in scadenza a gennaio - scrive Alberto Quarati -. Monassi avrebbe infatti proposto sé stessa alla presidenza del Trieste Terminal Passeggeri (Ttp), la società che gestisce il traffico crocieristico nello scalo giuliano».

Marina Monassi e Antonio Paoletti
Marina Monassi e Antonio Paoletti

Possibile? Assolutamente possibile. «I patti parasociali infatti prevedono che l’azionista di maggioranza esprima l’amministratore delegato, mentre il presidente è appannaggio dell’azionista di minoranza, cioè l’Autorità portuale, che del Ttp detiene il 40%. L’autocandidatura di Monassi pare stia creando qualche imbarazzo ai soci di maggioranza (Tami, Trieste Adriatic Marine Initiatives, con all’interno Unicredit, Costa Crociere, Generali, Giuliana Bunkeraggi)». Il cda di Ttp scade a novembre, tra poco più di un mese. E Monassi, in carica all’Authority fino al 18 gennaio, nominerebbe se stessa grazie a una quota (il 40%) che l’Autorità portuale ha messo in vendita quasi un anno fa, ma che nessuno ha ancora comprato. Quasi un paradosso.

Porto, giochi romani al via per il dopo-Monassi
La presidente dell'autorità portuale Marina Monassi

«E tuttavia la manovra non finirebbe qui - prosegue il bene informato Quarati -. Fonti addentro alla materia infatti confermano che l’attuale presidente di Ttp, Antonio Paoletti e attuale presidente della Camera di commercio di Trieste, stia a sua volta preparando una sua autocandidatura per la guida dell’Autorità portuale. “Auto”, perché fino a quando la legge non cambierà, la Camera di commercio rimane tra gli enti che devono esprimere la terna dei papabili presidenti di Authority al momento del cambio.

Il gettone incassato da Monassi sarebbe di 50mila euro l’anno, niente a confronto del mega-stipendio da presidente di Authority, ma comunque un’entrata consistente per un ruolo non esecutivo». Le terne devono essere presentate entro il 19 ottobre. L’autocandidatura non sarebbe una novità. Nel 2010 il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza indicò il suo nome nella terna per conto del Comune.

In questi “giochi di potere” quella che rischia di meno è Monassi visto che blinda la presidenza di Ttp. Per il “socio” Paoletti è più complicato uscire vincente dalla terna proposta al ministro di Infrastrutture Maurizio Lupi. Nel caso della Monassi, la cui autocandidatura è a uno stadio ormai avanzato, si sta pensando di correre ai ripari per limitare i danni. Il mandato di presidente di Ttp dura normalmente tre anni. E Tami sta pensando di ridurre a un solo anno il prossimo mandato presidenziale.

Di questo si è parlato nel corso di una riunione a Milano in Unicredit, socio forte di Tami. «Ho letto l’Avvisatore Marittimo, ma non commento il gossip dei giornali» taglia corto Franco Napp, ad di Ttp. «Oggi il mio presidente è Paoletti. Non ho altri presidenti. Domani si vedrà. Quello che è certo è che sarò sempre io l’amministratore delegato» dice Napp. Un’altra certezza. Garantita, per ora, da Costa crociere.

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