Monassi fa rotta su Trieste Trasporti e “prenota” l’incarico di presidente

Forza Italia studia lo sbarco della camberiana di ferro al posto dell’uscente Luccarini in scadenza a luglio del 2019
Silvano Trieste 26/07/2013 Marina Monassi, Autorita' Portuale
Silvano Trieste 26/07/2013 Marina Monassi, Autorita' Portuale

TRIESTE «Carta vinzi, carta perdi», è una delle storiche linee guida nell’azione politica di Giulio Camber. L’abitudine a giocare su più tavoli trova conferma anche in questi giorni: mentre lavorava per assegnare un ruolo di vertice a Marina Monassi in AcegasApsAmga e in Autovie Venete, il dominus forzista triestino stava orchestrando anche una sua possibile presidenza in Trieste trasporti.

Il mandato di Piergiorgio Luccarini è infatti in scadenza a metà dell’anno prossimo: il presidente è fermamente intenzionato a portare a compimento il suo mandato e con esso tutte le procedure della gara che rivoluzionerà il trasporto regionale (vedi articolo sotto). Al contempo Luccarini è da sempre molto vicino a Camber, e ambienti vicini al senatore assicurano che non c’è alcuna intenzione di defenestrarlo prima del tempo, aprendo a un possibile rinnovo del suo mandato.

Lo stesso Luccarini commenta: «Considerazioni di questo genere non mi appassionano. Io sono a disposizione del sindaco, se mi chiederà di restare lo farò, se deciderà altrimenti non ho nessun problema ad andarmene». Il presidente di Tt rivendica il peso del suo operato: «Quest’anno chiudiamo con otto milioni di utile e deteniamo diversi record europei, mi sembrano risultati niente male per una società di trasporto locale. Inoltre sta per iniziare un periodo complicato, quello del passaggio al gestore unico regionale, che durerà almeno per tutto il 2019. Il mio mandato scade a luglio. Non spetta a me decidere quel che succederà poi».

Eppure nella comunità politica triestina l’arrivo della ex presidente dell’Autorità portuale alla guida dell’ente del trasporto locale cittadino è dato come un’opzione sul piatto. L’esito finale non è scontato: otto mesi in politica sono un’eternità e Trieste trasporti è uno dei gangli più importanti del sistema di potere triestino.

La società è uno degli sponsor a cui lo stesso Comune si rivolge più volentieri per l’organizzazione di eventi e iniziative di vario tipo, forte anche delle felici condizioni del suo bilancio. Inoltre il suo organico da 800 dipendenti è considerato un appetibile bacino elettorale, per quanto siano finiti da un bel po’ i tempi in cui il posto di lavoro poteva essere spazio esplicito di campagna elettorale. Qualche anno fa Forza Italia aveva una sua presenza consistente nei ranghi di Trieste trasporti ma oggi, appunto, i tempi stanno cambiando e non è assicurato che gli equilibri politici nuovi consentano il permanere delle dinamiche precedenti.

Non resta che attendere per capire quale sarà il prosieguo della vicenda: da un lato le condizioni per una possibile presidenza Monassi potrebbero venire meno, dall’altro la conclusione potrebbe essere determinata dalla risoluzione di altre partite. Fino a luglio c’è tempo. —


 

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