Molestie a Trieste, un’altra allieva accusa il prof
TRIESTE. Non una ragazza, ma due. Il professor Damiano Cannalire avrebbe approcciato anche un’altra studentessa, con altrettante avances a sfondo sessuale. E sempre la stessa mattina di gennaio: quella della prova del corso di parrucchieri organizzata allo Ial di via Pondares a Trieste.
Il retroscena viene a galla con particolari piuttosto circostanziati dall’inchiesta a carico del docente di sessantatré anni, psicologo e insegnante di Lettere della scuola media Addobbati-Brunner di Gretta e di Roiano, accusato di violenza sessuale aggravata. Cannalire, al momento agli arresti domiciliari, a metà gennaio aveva partecipato a una mattinata di esercitazioni allo Ial. Si era proposto come “modello” per le prove di taglio di capelli. Nella sala, assieme a lui, c’era una ventina di persone. Perlopiù giovani del corso. Una diciottenne, che poi ha denunciato il docente ai carabinieri, sostiene di essere stata oggetto delle “attenzioni” del sessantatreenne. Prima con alcuni apprezzamenti, poi allungando le mani. L’uomo l’avrebbe palpeggiata. La ragazza è rimasta sotto shock, impietrita, per poi crollare in lacrime davanti alle compagne.
Ma finora non era stata ancora chiarita la dinamica dell’episodio, soprattutto come l’uomo abbia potuto commettere la presunta molestia in una sala piena di persone attorno. Possibile che nessuno si sia accorto di nulla? In effetti questo è un punto interrogativo che potrebbe mettere in dubbio le dichiarazioni della vittima. Ma adesso spuntano altri dettagli.
Eccoli. Prima della diciottenne, Cannalire ci avrebbe provato con un’altra coetanea, una giovane che gli stava tagliando i capelli e regolando le sopracciglia. Il professore si sarebbe alzato dalla poltroncina avvicinandosi alla studentessa per sussurrarle alcune parole dal contenuto piuttosto esplicito: «Vuoi fare la mia putt...?». La ragazza, colta dall’imbarazzo, non avrebbe reagito: d’altronde in quel momento stava sostenendo una prova. L’uomo è poi passato dalla compagna di classe, a qualche metro di distanza: è la ragazza che accusa l’atto vero e proprio.
Come sono andate le cose? La molestia dopo alcune considerazioni verbali a contenuto esplicitamente sessuale, sarebbe avvenuta quando il professore ha cinto il collo della giovane con il foulard che aveva addosso. Una gentilezza in segno di riconoscimento per il servizio reso? Così si è giustificato l’indagato confermando di aver effettivamente donato il fazzoletto alla diciottenne. Ma stando alla testimonianza della vittima, non si sarebbe trattato soltanto di una “galanteria”: l’uomo avrebbe infilato per bene il pezzo di stoffa sotto la maglia della ragazza, allungando le mani fino ai seni per palparglieli.
La deposizione sarebbe stata confermata dall’altra giovane, quella approcciata poco prima, che aveva tenuto d’occhio il docente proprio perché turbata dal suo comportamento. E che quindi avrebbe assistito all’intera scena.
Cannalire, che ha già alle spalle una sospensione per atteggiamenti «equivoci» nei confronti delle allieve di una scuola di Cervignano, è difeso dall’avvocato Sara Pecchiari. Il gip Laura Barresi ha confermato gli arresti domiciliari.
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