Molestie a Barcola, i triestini si mobilitano

Il 1º agosto presidio in piazza Unità, il 28 fiaccolata al Cedas. In prima linea, ancora una volta, il pugile Fabio Tuiach
La Pineta di Barcola
La Pineta di Barcola

TRIESTE L’episodio di cronaca accaduto a Barcola ha scosso Trieste. I cittadini vogliono manifestare la propria contrarietà e lo fanno unendosi. In prima linea ancora una volta il campione di pugilato Fabio Tuiach. L’atleta ha organizzato una manifestazione sotto alla Prefettura per il primo agosto.

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L'afghano mentre viene portato dal giudice a Trieste (foto Francesco Bruni)

«In pochi giorni - osserva dalla sua pagina Facebook - c’è stata prima la gang balcanica dei Topolini che terrorizzava i nostri ragazzi, poi il pestaggio di Raul da parte di quatto delinquenti stranieri e adesso una tentata violenza sessuale su una ragazzina». «Andiamo a chiedere a chi deve proteggerci cosa dobbiamo fare - aggiunge Tuiach - perché io ho paura per i miei figli. Poi si inizierà con le ronde perché i nostri cari non devono temere nulla. Siamo esasperati e dobbiamo provare a far qualcosa».
Di tenore diverso l’invito diffuso ieri dal gruppo nato su Facebook Nimdvm, già artefice di numerose iniziative, molte a scopo benefico. Il gruppo ha organizzato per il 28 agosto prossimo alle 18.30 una fiaccolata che partendo dal Cedas farà il giro della pineta.

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Foto Bruni 23.07.2015 Tribunale: l'afghano arrestato per molestie nella pineta di Barcola

«Abbiamo preferito organizzare un’iniziativa più avanti - spiegano gli amministratori del gruppo - perché non vogliamo sia spinta dall’onda dell’emozione suscitata dalle ultime vicende di cronaca bensì da ragioni e radici più profonde». Per la fiaccolata i partecipanti sono invitati a portare una candela bianca o palloncini bianchi. «Chiunque può partecipare - scrivono gli organizzatori -, ben vengano soprattutto i bambini che sono i primi beneficiari del nostro impegno. Sarà una fiaccolata silenziosa, pacifica e di protesta per stimolare le istituzioni ad impegnarsi per la sicurezza e la legalità, perché i nostri figli possano vivere un futuro più sereno e sicuro». L’evento è aperto «a tutte le persone di buona volontà, senza bandiere, senza colore, senza ideologie».

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